«Adesso si curino tutte le malattie»

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L’assessore Icardi a Tortona sul futuro dell’ospedale

TORTONA – Lunedì pomeriggio l’assessore regionale alla Sanità è stato in visita istituzionale a Tortona; Luigi Icardi era già atteso la settimana precedente ma aveva rinviato l’appuntamento per altri impegni. Nel suo passaggio in città ha visitato il Centro Vaccinazioni Covid allestito nella sala polifunzionale alla Caserma Passalacqua e, in modo approfondito, l’ospedale. Accompagnato dal sindaco Federico Chiodi e da altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, l’assessore ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto come Covid Hospital e ha confermato di aver già dato direttive per riconvertire l’ospedale all’attività ordinaria: l’andamento dell’epidemia e la riduzione dei ricoveri, hanno ormai reso disponibile circa il 60% dei posti letto e, quindi, l’ospedale di Tortona è sostanzialmente vuoto, il che consentirà, nel giro di qualche settimana, il ripristino dei vari reparti e la ripresa del trattamento anche delle altre patologie. «La vera emergenza nei prossimi mesi è riprendere il corso delle cure per tutte le patologie differenti dal Covid. – ha sottolineato Icardi – In questo anno molti esami, controlli, interventi sono stati rinviati ed è purtroppo ragionevole aspettarsi recrudescenze di varie malattie». L’altro tema interessante nei programmi della Regione è il futuro assetto dell’ospedale: «Il Piemonte – ha detto Icardi – continua a versare circa 200 milioni l’anno alla Lombardia per la mobilità passiva di pazienti che scelgono di curarsi fuori regione: dovremo far in modo che diventi attrattivo ». Confermati 9 milioni di investimenti (di cui tre già promessi da 7 anni per l’avvio del reparto di Fisiatria): previsto l’acquisto di robot e attrezzature per sale operatorie e per rendere all’avanguardia ortopedia e chirurgia, reparti essenziali da difendere. Icardi ha ribadito che l’eventuale coinvolgimento di privati per la gestione di alcuni reparti è contemplato e presto saranno elaborate convenzioni quadro, ma ciò non significherà demandare l’intera gestione della struttura alla sanità privata piuttosto mantenere il controllo saldamente in mano pubblica, garantendo una maggiore pluralità di servizi, anche grazie all’imprenditoria privata, visto che resta incerta la revisione della delibera regionale del 2014, che declassò il pronto soccorso e chiuse diversi reparti. Ripartito l’assessore, nel tardo pomeriggio, si è svolta la Commissione Sanità, convocata dal presidente Matteo Fantone su richiesta della minoranza e alla presenza del sindaco Chiodi e del presidente dell’assemblea dei sindaci Cisa, Tagliani. È stato proprio Chiodi a presentare ai consiglieri (Bottazzi, Cortesi, Fava e Ferrari Cuniolo per la maggioranza; Bianchi, Castagnello, Graziano, per la minoranza) collegati da remoto, gli esiti dell’incontro con Icardi, spiegando destinazione degli investimenti e tempistiche di realizzazione e motivando lo studio affidato all’università “Bocconi” come opportuno arricchimento del progetto elaborato dal Cesim. Sull’eventualità di una collaborazione operativa con il privato è intervenuto Gianni Tagliani, dichiarando che tale ipotesi non va bollata e respinta pregiudizialmente, ma esaminata nei suoi aspetti funzionali al rilancio di alcune specialità. Tutti i consiglieri hanno ribadito la volontà, già espressa nell’ordine del giorno adottato all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso marzo, di mantenere quell’unità d’intenti che, in questa delicata fase, è la sola capace di dare forza alle richieste del territorio.

Stefano Brocchetti

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