«60 anni donati al Signore»

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Don Tonino Moroni. Parroco a Cigognola dal 1972, “prete della gente, per la gente”, domenica scorsa è stato festeggiato dalla comunità che gli vuole bene

Già molto prima che si iniziasse a parlare di comunità pastorali, la scelta di don Tonino Moroni è stata quella di essere pastore ben oltre i confini delle parrocchie affidategli canonicamente, attualmente quelle di Cigognola e Pietra de’ Giorgi.

Don Tonino è il “prete della gente, per la gente”, capace di porsi in ascolto, dispensatore di consigli alla luce del Vangelo. Con un occhio di riguardo per chi vive situazioni di sofferenza, per i malati, per gli anziani. Non c’è bambino, giovane, adulto che possa dire di non conoscerlo e di non provare simpatia e ammirazione per lui. È così da sessant’anni, da quel 29 giugno 1963 quando il giovane Pietro Antonio Moroni, classe 1940, originario di Santa Giuletta, diventava “sacerdos in aeternum” per l’imposizione della mani da parte del vescovo Mons. Francesco Rossi, dopo gli studi in seminario, dove entrò quindicenne nell’ottobre del 1955.

I primi “passi sacerdotali” li muove come vicario cooperatore a Casteggio, Godiasco, Arquata Scrivia, Broni e Castelnuovo Scrivia. Nel 1972 è nominato parroco a Cigognola, dal 1994 anche di Lirio (fino al 2008) e dal 2001 è amministratore della parrocchia di Castagnara in Pietra de’ Giorgi.

Domenica 26 giugno in molti si sono ritrovati per dire grazie, al Signore e a don Tonino, per i suoi “primi” sessant’anni di ministero. L’appuntamento nella chiesa di Vallescuropasso, popolosa frazione di Cigognola, dedicata alla Madonna della Guardia. C’erano i sindaci di Cigognola e Broni, Gianluca Orioli e Antonio Riviezzi, autorità militari, ma c’era soprattutto la sua gente. C’era la Banda musicale di Broni a creare un’atmosfera di festa. C’era il vescovo Mons. Guido Marini che ha celebrato la Santa Messa, animata dai canti della Cappella “Maria Immacolata” di Broni, insieme al vicario generale mons. Mario Bonati e allo stesso festeggiato. Il vescovo, nella sua omelia, lo ha ringraziato per il suo instancabile servizio. «La vita di don Tonino – ha detto – non è stata sprecata, questi 60 anni non sono stati sprecati. In un certo senso però lo sono stati, sono stati sprecati in dono, sono stati sprecati in amore, sono stati sprecati al servizio del Signore, sono stati sprecati al servizio della comunità, sono stati sprecati per donare salvezza, sono stati sprecati nel bene fatto a quanti ha incontrato. La vita di don Tonino è stata una vita sprecata, sì, ma nel senso più bello che c’è, la vita sprecata così da don Tonino è una vita guadagnata, una vita conquistata, una vita fiorita, è una vita splendida e noi ringraziamo il Signore per tutto questo». Infine, la preghiera alla Madonna della Guardia per don Tonino e per tutti i presenti, perché possano sempre “sprecare” la propria vita nell’amore e nel bene.

Al termine della celebrazione don Tonino ha ringraziato e poi di nuovo tutti sul sagrato, dove le note della banda musicale hanno chiuso un pomeriggio di fede e di festa.

(Foto: Foto Alfredo – Broni)

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