Santa Maria di Sant’Ignazio

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Il 3 febbraio la Chiesa ricorda Santa Claudine Thévenet, che prese il nome da religiosa di Maria di Sant’Ignazio, e nel 1818 fondò a Lione la Congregazione delle Religiose di Gesù-Maria, dedita all’educazione della gioventù.

È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1882 e canonizzata il 21 marzo 1993.

Seconda di una famiglia di sette figli, Claudine nasce a Lione il 30 marzo 1774.

Glady, come viene chiamata affettuosamente, esercita molto presto una felice influenza sui suoi fratelli e le sue sorelle per la sua bontà, con la sua dolcezza. Quando scoppia la Rivoluzione francese ha quindici anni. Nel 1793, vive le tragiche ore di Lione assediata dalle forze governative e assiste, impotente e inorridita, all’esecuzione dei suoi due fratelli uccisi per rappresaglia, dopo la caduta della città, nel gennaio 1794. Le loro ultime parole, “perdona, come noi perdoniamo” la segnano profondamente e danno un altro senso alla sua vita.

Da allora in poi si consacra a portare soccorso alle innumerevoli miserie provocate dalla Rivoluzione. Sente forte il desiderio di far conoscere Dio e far amare Gesù e Maria. L’incontro con un santo sacerdote, l’abbé André Coindre, l’aiuta a discernere la volontà di Dio su di lei ed è decisivo per l’orientamento della sua vita. A-vendo trovato due bambine abbandonate e tremanti per il freddo sul pavimento della parrocchia, Padre Coindre le aveva condotte da Claudine che non aveva esitato a occuparsene. La compassione e l’amore per le bambine abbandonate è all’origine della “Providence” di St-Bruno, a Lione (1815). Alcune compagne si uniscono a Claudine e costituiscono l’Association du Sacrè-Coeur di cui lei è eletta presidente.

Il 31 luglio 1818, la chiamata del Signore si fa sentire mediante la voce di Padre Coindre e il 6 ottobre 1818, a Pierres-Plantées, sulla collina della Croce Rossa, avviene la fondazione della Congregazione delle Religiose di Gesù-Maria.

Nel 1820 la giovane congregazione si stabilisce a Fourvière. Il suo primo scopo era stato di raccogliere le bambine povere e di aver cura di loro fino all’età di 20 anni, insegnando loro un mestiere, e assicurando pure una solida formazione religiosa e morale. In seguito Claudine, che prende il nome di Maria di Sant’Ignazio, e le sue suore aprono un pensionato anche per giovani agiate.

Lo scopo della congregazione diventa l’educazione cristiana di tutte le classi sociali con una preferenza per le bambine e le giovani più povere. Durante gli ultimi 12 anni di vita la santa affronta anche i moti rivoluzionari di Lione nel 1831 e nel 1834, ma non si lascia mai intimidire dalle avversità.

Intraprende nuove costruzioni, tra cui quella della cappella della Casa Madre e si dedica con grande cura alla redazione delle Costituzioni della congregazione.

Quando muore, il 3 febbraio 1837, a 63 anni, ne stava redigendo l’ultima stesura.

Daniela Catalano

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