Verso la beatificazione del “nostro” don Mario Picchi

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Il Cardinale Angelo De Donatis ha scritto al presidente del Ceis, Roberto Mineo

ROMA – “Con gioia colgo l’iniziativa del Centro Italiano di Solidarietà (Ceis), dedicato a don Mario Picchi, di promuovere la causa canonica per riconoscere l’eroicità delle virtù del suo fondatore”. Questo quello che ha scritto il card. Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, al presidente del Ceis, Roberto Mineo.

“La sua lettera – prosegue il porporato in riposta alla missiva del presidente del Centro – si iscrive nel contesto di questa fama di santità, che è considerata come condizione imprescindibile per avviare un processo di beatificazione e canonizzazione.

Pertanto desidero comunicarle che qualora il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi desiderasse costituirsi come attore della causa, da parte mia troverà pieno appoggio e la disponibilità del nostro Tribunale Ordinario, competente per istruire l’eventuale richiesta, collaborando al buon esito del procedimento”.

“Mi è gradito – scrive ancora De Donatis a Mineo – ringraziarla per il bene che il Centro sta compiendo nel promuovere il ‘Progetto Uomo’ iniziato da don Mario Picchi”. Il cardinale vicario di Roma ha visitato il Ceis il 18 dicembre scorso per celebrare la Messa di Natale.

In quell’occasione ha raccontato di aver conosciuto don Picchi quando aveva 18 anni: “Lo ammiravo molto il sacerdote e ammiro l’opera che ha realizzato”.

“Siamo commossi – afferma Mineo – per questo ulteriore dono prezioso che il cardinale De Donatis ci ha voluto fare. A lui va il grazie di tutta la grande famiglia del Ceis per il suo costante affetto e la sua vicinanza paterna. In questi nove anni trascorsi dalla morte di don Mario sono state tantissime le testimonianze che abbiamo raccolto sulla fama di santità di questo santo sacerdote della Chiesa di Roma che ha spogliato se stesso per diventare compagno di strada degli ultimi. Non esito a definire veri e propri ‘miracoli’ viventi i tanti uomini e donne che don Mario ha salvato da morta certa aiutandoli, giorno per giorno, a vincere la durissima schiavitù delle dipendenze con tutte le gravissime conseguenze che essa comporta. Ora lavoreremo in stretta sinergia con il Vicariato di Roma per far partire al più presto la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di don Mario”.

Don Mario Picchi, nato a Pavia nel 1930, nel 1957, a 27 anni, fu ordinato presbitero nella diocesi di Tortona.

Dopo 10 anni in Piemonte, in particolare come viceparroco a Pontecurone, nel 1967 fu inviato a Roma con l’incarico di cappellano del lavoro presso la Pontificia Opera di Assistenza. È morto a Roma il 29 maggio 2010.

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