Pomeriggio tra musica e allegria per il MiniFAL

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La festa di Carnevale con un ospite a sorpresa. Mons. Marini ha salutato tutti i ragazzi

TORTONA – Sabato 18 febbraio il MiniFAL ha festeggiato il Carnevale con tutti i suoi ragazzi. A loro non piace indossare la maschera, forse un retaggio del Covid che l’ha imposta, o forse per il desiderio di essere accettati per quel- lo che sono. A loro, però, piace a-vere un motivo per festeggiare e lo hanno fatto mostrando (senza indossarle) le maschere del maestro Natale Panaro. Mentre su uno schermo scorrevano video musicali, i ragazzi hanno ballato e cantato sereni e felici, attorniati da poco publbico. Anima del pomeriggio musicale è stato il cantautore tortonese Donatello, famoso negli anni ’60 e ’70 che ha presentato una sua realizzazione inedita di “Fogman” l’uomo che sconfigge la nebbia. Era accompagnato dalla sua inseparabile chitarra e da una modella che impersonava Catwoman. Non sono mancate le “chiacchere”, i biscotti a forma di maschera, le frittelle, le torte e le bibite. Tutto ha contribuito a far sì che il pomeriggio scorresse rapido e in allegria. A rendere più denso di significato il momento è stata la graditissima visita del vescovo Mons. Guido Marini, che è entrato sorridente “in punta di piedi” e ha dialogato amabilmente con ciascuno dei presenti, prestandosi ai selfie e interessandosi alle problematiche che gli erano sottoposte.

Ha ascoltato anche qualche brano musicale, tra cui “Fogman”, e alla fine ha proposto un minuto di preghiera e donato la sua personale benedizione ai presenti e a tutti i componenti dell’associazione A- mici. «Il pomeriggio di sabato – spiegano i volontari del MiniFAL – è il frutto di una collaborazione a più mani, che è di moda chiamare “far rete”.

La necessità di festeggiare il Carnevale espressa dai ragazzi ha trovato la collaborazione dell’istituto “Santachiara” per la location, degli artisti tortonesi per l’animazione, della Caritas diocesana per l’o- maggio delle chiacchiere preparate dal CIOFS, dall’anelito di spiritualità di Mons Marini.

A noi il compito di renderci disponibili affinché tutto andasse nel migliore dei modi. E così è stato e alla fine ci siamo divertiti anche noi, perché servire per scelta e senza secondi fini riempie veramente la vita».

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