Mascherine trasparenti per gli ipoudenti

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Il Disability Manager Di Comite al lavoro

NOVI LIGURE – È stato molto costruttivo l’incontro che si è tenuto in questi giorni tra il nuovo Disability Manager, Raffaella Di Comite, il sindaco, Gian Paolo Cabella e l’assessore alle Disabilità, Marisa Franco.

L’argomento principale è stato come i diversamente abili affronteranno questa Fase 2 appena iniziata. Si è parlato di vari progetti in cantiere per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per migliorare gli spostamenti in città, per il turismo sostenibile, per programmare i prossimi incontri con le associazioni di volontariato e per realizzare una “anagrafica” che consenta un piano di pronto intervento in caso di calamità.

Il testo sul quale si lavorerà è il nuovo Decreto del Consiglio della Presidenza dei Ministri, dove si trovano indicazioni sulle attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle all’interno o pensate da centri semiresidenziali per persone con disabilità, assicurando attraverso specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.

Un altro tema trattato è stata la necessità di chiarire che le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, al di sotto della distanza prevista.

Al termine dell’incontro è stato comunicato che Angelo Ravera, neo presidente del Consorzio servizi rifiuti e imprenditore tessile, donerà un centinaio di “mascherine trasparenti” al Comune e al Consorzio dei servizi alla persona, destinate agli ipoudenti e finalizzate a consentire la lettura labiale, a supporto della comunicazione.

Ravera, in piena emergenza, aveva convertito la sua azienda, la Rover, in una fabbrica artigianale di mascherine protettive in materiale lavabile riutilizzabile.

«Abbiamo quindi acquistato il tessuto anallergico e lo abbiamo sanificato – ha spiegato Ravera – e dopo aver studiato la sagomatura è partita la produzione». Ogni confezione sarà dotata di un foglietto illustrativo che indica il materiale e come va smaltita.

Davide Daghino

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