L’addio di Castelnuovo a Giannino Pasquali

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Era presidente dell’associazione “Franca Cassola Pasquali”

CASTELNUOVO SCRIVIA – La degustazione che aveva in via Cavour, insieme al figlio Helenio, era la sua vita: con Giannino Pasquali, mancato all’età di 79 anni in ospedale a Tortona, se ne va non solo un esperto nel mondo della torrefazione del caffè, ma – come ha sottolineato il sindaco Gianni Tagliani – «un altro pezzo della storia recente di Castelnuovo Scrivia». Già sindaco di Molino dei Torti (suo paese natale) per tre mandati tra gli anni ’80 e ’90 e consigliere provinciale dal 1995 al 1999 con presidente Fabrizio Palenzona, Giannino Pasquali è stato un punto di riferimento importante nella vita politica della Bassa Valle Scrivia.

Uomo tutto d’un pezzo e dai modi apparentemente burberi, Giannino si emozionava solo salendo sul palco della “Giornata Franca Cassola Pasquali”, nata nel nome della moglie Franca e fatta crescere insieme al figlio Helenio e ai volontari dell’associazione castelnovese che, da oltre 20 anni, promuove iniziative a sostegno dell’équipe di Senologia dell’ospedale di Tortona, diretta dalla dottoressa Maria Grazia Pacquola.

«Quando ci ha lasciati Franca – ha spiegato l’amico di famiglia ed ex parroco di Castelnuovo don Gianfranco Maggi durante il rito funebre, che ha concelebrato con l’attuale pastore don Paolo Caorsi – Giannino ed Helenio si sono chiesti come ricordarla e hanno dato vita ad un progetto di solidarietà che si esprime in un percorso di carità che va oltre la serata di raccolta fondi organizzata in piazza e prosegue tutto l’anno. Questa è la vera memoria».

«A Molino dei Torti restano opere che portano la sua firma – ha sottolineato il sindaco Anna Fantato in un messaggio di commiato letto a nome dei primi cittadini della Bassa Valle Scrivia – Giannino era profondamente legato al suo paese d’origine e i molinesi andavano a trovarlo nella sua caffetteria».

Infine il pensiero in rappresentanza dei volontari della “Franca Cassola Pasquali”, letto da Elisabetta Testa: «Nella saletta della tua degustazione ci ascoltavi e ci lasciavi confrontare su nuove idee per l’associazione, ma alla fine arrivava sempre il tuo prezioso consiglio.

Il nostro impegno sarà sempre maggiore, perché siamo sicuri che avresti voluto così».

Alessandra Dellacà

(foto: Luigi Bloise)

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