La Cantina di Canneto pronta al rilancio

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Dopo lo scandalo di gennaio continua il pagamento delle uve ai soci e si profilano nuovi investimenti

CANNETO PAVESE – La Cantina sociale di Canneto Pavese pronta a ripartire dopo lo scandalo giudiziario che ha travolto i precedenti vertici a gennaio e la crisi dovuta all’emergenza sanitaria per il Coronavirus.

Cinque sono gli obiettivi principali su cui sta lavorando il nuovo Cda, guidato dalla presidente Antonella Papalia, che si avvale della collaborazione di tre consulenti, l’enologo Emilio Renato Defilippi per la parte operativa, il commercialista Franco Colombo per quella finanziaria, l’avvocato Gianluigi Bonifati per le questioni legali: pagamento delle uve ai soci che ancora stanno aspettando il saldo, investimenti per l’ammodernamento delle strutture, contenimento dei costi, ripartenza dei contratti e rilancio dell’attività della “Bottega del vino”.

Il CDA della cantina

Sul fronte del pagamento delle uve la Cantina ha assicurato che sono già stati erogati 3,2 dei 5 milioni di euro per la vendemmia 2019 e che nei prossimi giorni sarà erogato l’ultimo saldo di 500 mila euro delle uve del 2018 ai soci che non avevano fatto richiesta di accesso alle agevolazioni bancarie.

Per quanto riguarda gli investimenti, invece, il Cda ha deciso di sfruttare le opportunità contenute nei decreti governativi del rilancio, da una parte con il congelamento dei debiti con le banche almeno fi-no a settembre, dall’altra con risor-se per circa 6 milioni di euro che saranno utilizzati per lavori alla struttura, come il rifacimento della copertura e l’installazione dell’impianto fotovoltaico e l’ammodernamento delle linee di ricevimento delle uve e di produzione.

Novità anche sul capitolo di contenimento dei costi: «Dal piano industriale redatto dai nostri consulenti emerge che la Cantina finora ha lavorato in modo sovradimensionato, oltre la sua reale capacità. – spiega la presidente Papalia – Per questo è stato studiato un piano di contenimento dei costi che prevede una diminuzione del 20% il prossimo anno e di un ulteriore 20% nel 2022, partendo dalla vendita di uno dei due magazzini e-sterni che erano stati acquistati per lo stoccaggio del vino».

La Cantina, tramite il suo legale, sta lavorando poi alla ripartenza dei contratti con i clienti e per questo ha investito 70 mila euro nelle analisi di tutte le giacenze di vino, che sono risultate in regola, in modo da garantire la massima sicurezza.

Infine, la “Bottega del vino” sarà aperta anche nel fine settimana e ospiterà, oltre ai vini della Cantina, anche eccellenze enogastronomiche prodotte dai soci, come salumi e formaggi, che saranno in vetrina per aiutare le vendite.

Oliviero Maggi

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