“Io ballo ma non mi sballo”

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L’incontro per le scuole organizzato dalla Compagnia Carabinieri di Tortona. Presenti il vescovo, Pier Guidi e Andrea Stassano

TORTONA- È stata una mattinata piena di curiosità e di passione quella vissuta da oltre 300 ragazzi, invitati dalla Compagnia Carabinieri di Tortona, che nell’ambito dei progetti giovanili sulla “Cultura della legalità” nelle scuole, ha organizzato, con il patrocinio del Comune, un incontro sul tema “L’arma che ho dentro. Io ballo ma non mi sballo – Come prevenire gli incidenti stradali connessi all’uso di alcol e droghe”. L’iniziativa, alla quale erano presenti l’istituto Comprensivo A e B, l’istituto “San Giuseppe”, l’istituto “Marconi”, il liceo “Peano”, l’istituto “Santachiara” e il CIOFS di Tortona, con una loro rappresentanza studentesca, è stata un’occasione di dibattito con esperti e con personaggi famosi. I ragazzi hanno potuto por-re domande al pilota tortonese Alessandro Pier Guidi, pilota della Scuderia Ferrari nel settore Endurance, recente vincitore della 24 Ore di Le Mans e ad Andrea Stassano, giornalista del quotidiano Quattroruote e test driver. «Se vi piace la velocità, mettetevi in gioco su pista, potreste diventare bravi piloti. La strada serve per spostarsi, non per correre »: ha suggerito il pilota tortonese agli studenti, che è arrivato in divisa Ferrari da riposo e ha risposto alle curiosità circa i suoi sogni da ragazzo, la carriera, la tecnica di gui-da e le imprese da pilota. Stassano ha parlato di modalità di guida e di mezzi del futuro, come l’auto elettrica, la guida assistita e anche fornito suggerimenti pratici sulla guida cittadina o in autostrada. Ad aprire l’evento sono stati il sindaco Chiodi e il vescovo Marini. Nel suo intervento Mons. Guido Marini ha citato il giornalista e scrittore austriaco Karl Kraus che scrive: “È triste stare davanti a persone guardando le quali non viene in mente niente”. «Queste parole – ha affermato – alcune volte possono riguardare i giovani, ma purtroppo riguardano anche e soprattutto gli adulti e se un giovane ha una vita povera, scialba, che non dice nulla, ciò avviene perché riguarda soprattutto la vita degli adulti. Non sono i giovani il problema, spesso li trattiamo come un problema e non è giusto, ma sono gli adulti il problema dei giovani». Il vescovo poi continuato raccontando di un senatore dell’antica Grecia il quale, affrontando in senato il tema della deriva morale del suo popolo, si presentò con una mela marcia, la tirò per terra violentemente e, riferendosi ai semi che ne uscirono, disse che «finché ci saranno semi da coltivare, il nostro popolo avrà ancora la speranza di rialzarsi dalla sua povertà morale». «I semi di cui parlava il senatore – ha spiegato Mons. Marini – sono i giovani, che però vanno coltivati e la coltivazione con la quale curare questi semi che sono i giovani è quella dell’amore, di un cuore che veramente ama, di persone che sanno trasmettere ai giovani che la loro vita è buona, bella, che val la pena di essere vissuta, che sono importanti». E ha concluso citando Sant’Agostino: “Siate giovani, amate Cristo e sarete sempre giovani”. Al termine, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Domenico Lavigna, ha ricordato gli aspetti normativi e di legalità, oltre che di tutela della salute quando si è alla guida. Molto apprezzati sono stati i supporti multimediali e i mezzi esposti all’esterno, tra cui un simulatore degli effetti della guida sotto stupefacenti, messi a disposizione dalla Croce Rossa. Il capitano Lavigna, soddisfatto per l’incontro ha dichiarato che è stata una grande gioia vedere l’interesse di tanti ragazzi e la grande passione dei relatori. «Si è creato – ha detto – quel clima di confidenziale informalità, adatto a veicolare preziose informazioni, che saranno ulteriormente diffuse nei regolari incontri organizzati per le varie classi. L’informazione, infatti, è fondamentale per evitare comportamenti negativi o pericolosi per se stessi e per gli altri».

Stefano Brocchetti

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