A servizio della Chiesa in mezzo ai giovani

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Mons. Marini ha incontrato gli insegnanti di Religione della Diocesi per gli auguri natalizi

TORTONA – “Siate come il gallo del presepe che annuncia l’avvicinarsi del Signore!”. Con queste parole si è conclusa la riflessione che il vescovo ha voluto condividere con gli insegnanti di religione, nell’incontro annuale in vista del Natale che quest’anno si è tenuto venerdì 15 dicembre presso la sala “Paolo VI” del Centro Mater Dei di Tortona. Dopo il saluto iniziale del direttore dell’Ufficio Scuola don Luca Ghiacci, che ha ringraziato Mons. Marini per l’opportunità offerta del ritrovarsi insieme, il Pastore diocesano si è rivolto ai presenti sottolineando l’affetto e la gratitudine per l’opera che svolgono nel mondo della scuola e ha poi dettato alcuni spunti di riflessione tratteggiando l’identità del docente di religione, il suo ruolo nell’ambiente scolastico, la sua imprescindibile relazione con la vita pastorale della diocesi, la consapevolezza che è chiamato a svolgere una missione in un particolare contesto e non una semplice professione. Il vescovo, inoltre, ha rilevato la specificità della dimensione culturale e di fede dell’ora di religione, ricordando ai presenti l’importanza di saper far dialogare queste due per condurre i giovani studenti all’incontro con Gesù e ha messo in guardia dal rischio di cadere nella tentazione della burocratizzazione della missione educativa, così da “non rendere carta ciò che deve essere vita e relazione autentica”. Proseguendo il suo intervento Mons. Marini ha sottolineato poi l’importanza del ruolo svolto dall’Ufficio della Pastorale Scolastica, suggerendo che, oltre che della formazione continua dei docenti, possa occuparsi anche di aiutarli a tenere viva la propria specifica identità e a sentirsi a pieno titolo inseriti nella vita pastorale della Chiesa Tortonese. A tale scopo ha proposto la costituzione di una Consulta diocesana della Scuola e una giornata annuale dedicata in maniera specifica agli insegnanti di Religione. In prossimità del Natale e, ricordando l’800esimo anniversario del primo presepe realizzato a Greccio da san Francesco, il vescovo ha fornito ulteriori spunti di riflessione ricordando come per il santo di Assisi ogni dettaglio della rappresentazione della Natività era un modo affinché si manifestasse la Parola di Dio: la luce che brilla nella notte di Betlemme è lo stesso Signore che si fa luce del mondo e la grotta, normalmente sporca e poco accogliente, divenuta splendida per la presenza di Cristo, ricorda come può divenire la vita di ciascuno se si apre ad accogliere Gesù salvatore; il pastorello dormiente e poi stupito e festante racconta dell’umanità che troppo spesso è quasi addormentata di fronte alla “buona novella” recata da Cristo e al tempo stesso è capace di gioire pienamente una volta che si permette a Lui di entrare nella vita e farla nuova. Al termine, molti insegnanti hanno voluto condividere un pensiero di ringraziamento o una proposta e tutti sono stati ascoltati attentamente dal Pastore diocesano che, dopo averli ringraziati, insieme a don Luca, ha impartito la benedizione accompagnata dall’augurio che per gli insegnanti di religione il Natale sia l’occasione per riscoprire le radici e il senso del loro servizio alla Chiesa, in mezzo ai giovani.

Andrea Defilippi

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