Ricordato l’eccidio del Secco

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Con l’Aic salese Baraldi, Brunetti e Vignoli hanno rievocato ciò che accadde nel 1944

CASTELNUOVO SCRIVIA – Una biciclettata fino alla cappelletta della Madonna del Rosario della frazione Secco per ricordare, all’ombra del pioppo bianco monumentale, l’efferato eccidio del 29 giugno 1944: è stata l’Aic (Associazione Impegno Culturale) di Sale a organizzare, nell’ambito delle iniziative di Ra Carsèra, un pomeriggio lungo le strade del rio Corsico, con una sosta importante e di profonda riflessione. E sono stati Tea Baraldi, guazzorese di nascita e i castelnovesi Gian Piero Vignoli, coordinatore di Cantiere Cultura e Antonello Brunetti, storico locale, ad accogliere la quarantina di partecipanti all’escursione. Particolarmente gradito e atteso il ritorno, dopo un forzato allontanamento per problemi di salute, di Brunetti, che ha illustrato la vicenda del Secco e gli episodi concomitanti con tutte le implicazioni storiche raccolte negli anni, per cercare di far luce sulla dinamica e sulle motivazioni che hanno condotto a quei terribili fatti sul finire della seconda guerra mondiale. Al termine è avvenuto uno scambio di libri e scritti fra l’associazione culturale Aic, coordinata da Annabona Cavalli Baldi e il Comune di Castelnuovo Scrivia che ha offerto, grazie anche alla generosità degli abitanti del Secco, un momento conviviale ai presenti, prima del ritorno a Sale.

Alessandra Dellacà

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