Presentato il progetto “Fisiatria”

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Il reparto di riabilitazione con 20 posti letto sarà realizzato all’ospedale di Tortona 

TORTONA – Ci vorranno due anni per l’attuazione, ma l’ospedale di Tortona avrà finalmente l’atteso reparto di Riabilitazione Funzionale, da allestire al secondo piano, nei locali lasciati liberi dalla chiusura del reparto di Pediatria.

A illustrare il progetto è stato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’Assessore alla Sanità Antonio Saitta, giunti in città il 2 maggio, che hanno annunciato il finanziamento di 3.490.000 euro stanziato per la realizzazionedelle opere strutturali necessarie per le camere di degenza, per le palestre, e per l’acquisto delle attrezzature di quello che sarà un reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale ad elevata componente tecnologicapresso l’ospedale SS. Antonio e Margherita di Tortona. Il progetto risponde al fabbisogno dei pazienti, del Distretto Novi – Tortona, con disabilità complesse, che richiedono una presa in carico continuativa diagnostico, terapeutica, assistenziale e riabilitativa.

I ricoveri avverranno prevalentemente in continuità con la dimissione dai reparti per acuti (come ortopedia, neurologia, rianimazione, medicina, cardiologia, pneumologia) e da reparti di terzo livello riabilitativo (in cui vengono curati in prima istanza pazienti con lesioni spinali o traumi cranio encefalici). Per la presa in carico complessiva della persona ricoverata, la struttura sarà dotata di arredi e attrezzature per la terapia convenzionale (lettini, spalliere, macchine isotoniche, ecc.), ma anche di tecnologie avanzate (robotiche, antigravitarie, realtà virtuale) necessarie per il recupero del cammino, delle attività manuali e delle autonomie, sia per le attività di vita quotidiana sia per il reinserimento nell’ambito lavorativo. Sarà una struttura di secondo livello con 20 posti letto e a elevata componente tecnologica.

I ricoveri avverranno prevalentemente in continuità con la dimissione dai reparti per acuti (come ortopedia, neurologia, rianimazione, medicina, cardiologia, pneumologia) e da reparti di terzo livello riabilitativo.

La struttura sarà dotata di arredi e attrezzature per la terapia convenzionale (lettini, spalliere, macchine isotoniche, ecc.), ma anche di tecnologie avanzate (robotiche, antigravitarie, realtà virtuale) necessarie per il recupero del cammino, delle attività manuali e delle autonomie, sia per le attività di vita quotidiana sia per il reinserimento nell’ambito lavorativo. Gli spazi saranno articolati in cinque aree operative: Diagnostica, per analisi del cammino, della postura e dell’equilibrio, della forza e dei paramentri vitali; Rieducazione, con robot dell’arto superiore e della mano e dell’arto inferiore; Antigravitaria, con sistemi per la mobilizzazione degli arti inferiori; Di-smissione, con tecnologie tutorizzanti e antigravitarie; Trattamento della spasticità e del dolore: con macchine di stimolazione elettrica. L’organico di questo reparto sarà formato da 4 fisiatri, oltre al personale infermieristico, i fisioterapisti, un terapista occupazionale e un logopedista. “L’attivazione dei 20 posti letto consentirà, un consistente recupero della mobilità passiva verso alte regioni”, spiegano all’Asl, “oltre a individuare una nuova vocazione e valorizzazione per la struttura ospedaliera cittadina”. E dopo tante chiusure o ridimensionamenti di reparti, finalmente un altro segno di inversione di tendenza. Chiamparino e Saitta, insieme al direttore Brambilla, hanno poi risposto alle domande dei giornalisti.

Stefano Brocchetti

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