Sul tatami contro la violenza sulle donne

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L’impresa di arti marziali della palestra “One More Round” di Voghera

per trasmettere un messaggio importante

 

VOGHERA – Una pazzia sportiva a fin di bene.

Alla palestra “One More Round” di strada Oriolo, a Voghera, Toby Gobbato, specialista di arti marziali, ha combattuto 24 ore senza fermarsi nella specialità del brazilian jiu jitsu. Avete capito bene, un’intera giornata sul tatami senza fermarsi, combattendo 240 round.

E tra l’altro con uno scopo nobilissimo perché l’evento è stato promosso in collaborazione con l’associazione C.H.I.A.R.A. di Voghera, una Onlus che ha istituito un centro antiviolenza nella città oltrepadana, dove accoglie le donne vittime di violenza e maltrattamento familiare ed extra familiare o che vivono in una situazione di disagio e fornisce loro sostegno e aiuto; inoltre, nel rispetto dell’autonomia dell’autodeterminazione delle donne, individua percorsi di uscita da situazioni di violenza e maltrattamento attraverso: sostegno psicologico, consulenza legale, consulenza per la ricerca di un’attività lavorativa, ospitalità in una struttura protetta e qualunque intervento volto ad interrompere le situazioni di maltrattamento, violenza o disagio. Durante l’intera manifestazione sportiva sono state raccolte offerte a sostegno di questo importante progetto. Toby Gobbato solo nella prima parte dell’evento ha disputo ben 188 round: la sua performance è stata interamente filmata per essere giudicata al Guinness World Record, che raccoglie i vari record e le prestazioni “fuori dal comune”. A sostenere Gobbato anche un atleta formidabile e grande uomo, il pavese Alessandro Carvani Minetti, campione europeo di paraduathlon e paratriathlon, detentore del record dell’ora di paraciclismo su pista categoria C3.

Dopo una breve parentesi con la nazionale italiana di sci di fondo, è tornato alla corsa e alla bici, concentrandosi sull’obiettivo delle olimpiadi di Tokyo 2020.

Toby Gobbato

Il fondatore della palestra e capo istruttore Andrea “Toby” Gobbato ha ottenuto un importantissimo risultato, sempre nel brazilian jiu jitsu, piazzandosi al secondo posto nella European Bjj All Star’s che si è tenuta a Londra domenica 25 marzo.

La competizione, che ha visto la partecipazione di atleti provenienti da diversi paesi d’Europa, è caratterizzata per l’alto livello tecnico e, di conseguenza, un piazzamento così prestigioso è fonte di soddisfazione per l’intero sodalizio vogherese.

 

Il Jiu jitsu brasiliano, spesso abbreviato nell’acronimo in lingua inglese BJJ (Brazilian jiujitsu), è un’arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale specializzato nella lotta ed in particolare in quella a terra. La disciplina è nata come appendice del kodokan judo negli anni venti del XX secolo, quando il maestro Mitsuyo Maeda insegnò i fondamentali della lotta a terra (newaza) ad allievi come Carlos Gracie e Luis França.

Il Brazilian JiuJitsu divenne poi un’arte a sé stante attraverso sperimentazioni, pratica e adattamenti del maestro Hélio Gracie e del fratello Carlos, che trasmisero poi la loro esperienza alla loro famiglia e ai loro allievi.

La disciplina insegna come suo fondamento che una persona più piccola e debole può difendersi con successo da un assalitore più grande e più forte portando lo scontro al suolo dove utilizzerà appropriate tecniche.

Franco Scabrosetti

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