Santa Gianna Beretta Molla dalla famiglia alla santità

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Venerdì 22 marzo il secondo appuntamento del Marzo Orionino al “Mater Dei”

TORTONA – Venerdì 22 marzo, presso la sala conferenze del Centro “Mater Dei”, si è svolto il secondo incontro del “Marzo orionino 2019” dedicato alla figura di Santa Gianna Beretta Molla, presentata da mons. Paolo Masperi, rettore del Santuario di Mesero, paese dove è sepolta la santa e dove per anni lei ha esercitato la sua professione di medico.

Il relatore ha illustrato la figura di questa donna, sposa e madre, che ha dedicato la sua vita, come medico in particolare, a tutti i bisognosi. Mons. Masperi, che ha avuto la fortuna di conoscerla e ogni giorno si reca sulla sua tomba per pregarla, ha raccontato alcuni punti cruciali della vita di Santa Gianna che già dalla fanciullezza accoglie con piena adesione il dono della fede e l’educazione limpidamente cristiana.

Laureata in medicina e chirurgia, verso il termine del secondo mese della quarta gravidanza, è raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore, a causa di un fibroma all’utero. Alcuni giorni prima del parto, pur confidando sempre nella provvidenza, è pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura: “Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete, lo esigo, il bimbo. Salvate lui”.

Il mattino del 21 aprile 1962, dà alla luce Gianna Emanuela e il mattino del 28 aprile, nonostante tutti gli sforzi e le cure per salvare entrambe le vite, tra indicibili dolori, dopo aver ripetuto la preghiera “Gesù ti amo, Gesù ti amo”, muore santamente. Mons. Masperi ha lanciato all’attento pubblico alcuni spunti di riflessione molto importanti per le famiglie nel mondo contemporaneo, in particolare quello di non perdere la bellezza di vivere momenti insieme anche se il lavoro spesso non lo permette. “Si vive la gran parte della giornata al lavoro – ha affermato – uscendo di casa presto e tornando tardi e questo impedisce la piena relazione famigliare. Anche la comunicazione non ci aiuta perché ormai abituati a scrivere brevi messaggi che risultano spesso vuoti di significati profondi”. “Anche noi come la santa – ha concluso – dobbiamo spesso ripetere nelle nostre giornate voglio amare Gesù”. Santa Gianna ha sempre privilegiato la vita nascente, ci aiuti nel cammino della nostra santità a riconoscere i segni dei tempi e camminare nella novità del Vangelo.

Domani l’ultimo appuntamento con il “Marzo Orionino” sarà dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati.

Fabio Mogni

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