Riviezzi: «Un’opera giusta e opportuna»

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Continua il dibattito sulla tangenziale nord bronese. I costi a carico delle Ferrovie. Centinaio presenta un’interrogazione parlamentare

BRONI – Non si placa il dibattito sul progetto della nuova tangenziale nord di Broni, che sarà finanziata interamente dalle Ferrovie dello Stato come opera di compensazione della chiusura dei passaggi a livello cittadini. La bretella sarà lunga circa 3 km e collegherà la zona del cimitero di strada Pavese con la rotatoria di Casalagnello e via Sansaluto per sgravare dal traffico pesante la circonvallazione di Broni. Se, da una parte, il Comune plaude all’iniziativa delle Ferrovie, dall’altra alcune aziende che si trovano sul tracciato, come la cantina Barbacarlo della famiglia Maga, chiedono che il percorso venga deviato per evitare danni alle loro proprietà. Intanto, il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio, ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla questione ai ministeri competenti. «Come sindaco di Broni, penso che la nuova tangenziale nord rappresenti, per la città, un’opera giusta e opportuna. – chiarisce il primo cittadino, Antonio Riviezzi – Giusta perché finalmente le persone che abitano lungo la via Emilia non dovranno più sopportare ogni giorno il flusso incessante di migliaia di auto davanti alle proprie case. Opportuna perché conveniente anche dal punto di vista economico. A realizzare l’opera saranno le Ferrovie dello Stato, a titolo di compensazione per la dismissione dei passaggi a livello presenti a Broni, un atto che risponde a necessità oggettive di sicurezza stradale, ma che impone l’individuazione di soluzioni alternative. Trattandosi di un progetto delle Ferrovie, dunque, il Comune non dovrà farsi carico degli oneri per la realizzazione di questo importante intervento viabilistico, con il quale si andrà a decongestionare il traffico in attraversamento del centro abitato. Voglio ribadire che si tratta di un intervento atteso da parecchi anni, a tutela delle numerose famiglie che vivono a ridosso dell’ex statale». Perplessità sul progetto, però, è stata espressa dalla famiglia Maga, in quanto il tracciato attuale della bretella andrebbe a danneggiare la Cantina, tagliando in mezzo la proprietà: se il percorso non cambierà, sarà possibile che l’azienda lasci Broni per un’altra sede. «Chiunque, privato o azienda, si sentisse penalizzato dal tracciato attuale potrà legittimamente avanzare le proprie osservazioni nelle successive fasi dell’iter di autorizzazione, chiedendo alle Ferrovie dello Stato, titolari del progetto, eventuali modifiche. – chiarisce Riviezzi – Noi comunque parteciperemo alla Conferenza dei servizi e siamo disponibili a proporre soluzioni alternative».

Oliviero Maggi

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