Cresce la possibilità di salvare il CIT

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Dalla vendita delle quote dipende il futuro del consorzio

NOVI LIGURE – La storia infinita del Consorzio Intercomunale Trasporti (CIT), con le sue problematiche che rendono ancora difficile il suo salvataggio, vede uno spiraglio positivo che infonde un po’ di speranza nei lavoratori.

La speranza è affidata alla valutazione del tribunale, che, però, potrebbe prendere qualsiasi decisione. L’incubo di un eventuale fallimento serpeggia ancora tra i dipendenti che pensano ai colleghi dell’ex Arfea ancora oggi in crisi.

Sull’intricata vicenda si è tenuto in questi giorni a Palazzo Pallavicini un importante incontro tra il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, affiancato dal segretario comunale, Pier Giorgio Cabella e dal dirigente, Roberto Moro e i rappresentanti sindacali del CIT, in particolare con Giancarlo Topino, segretario provinciale della Filt CGIL, per fare il punto della situazione sulla vendita delle quote di maggioranza alla “Trotta Bus di Roma”. I rappresentanti del Comune hanno spiegato i vari passaggi per arrivare alla cessione delle quote di maggioranza, discutendo poi insieme dei prossimi passi da compiere per assicurare la continuità del lavoro dei dipendenti del Consorzio.

Il clima era apparentemente disteso e cordiale, poiché si percepiva chiaramente l’interesse comune affinché il passaggio di proprietà risulti il più semplice possibile. Entrambe le parti si sono dimostrate concordi riguardo la positività della vendita, che assicurerà la sopravvivenza del CIT e darà nuova linfa alla società e ai suoi dipendenti.

«Abbiamo fatto tutto quanto era possibile per salvare il CIT – ha commentato il sindaco Gian Paolo Cabella – con tantissimi dipendenti comunali al lavoro per concludere l’iter, e siamo molto soddisfatti della sua riuscita.

L’incontro con i sindacati è stato molto proficuo, e la loro presenza è un segno del lavoro collaborativo che è stato fatto per Novi Ligure, per il CIT e per i suoi dipendenti».

Vittorio Daghino

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