Qualcuno ha detto bau!

Visualizzazioni: 94

Di Carlo Zeme

Vasco, Poldo, Piuma e Nikita. Sono i primi quattro nomi di gatti che mi vengono in mente che ho incontrato nella mia vita; con alcuni sono cresciuto tirando le loro code e accarezzandoli contropelo (facendo infuriare i miei genitori), con altri ci ho dormito sul divano la sera tardi davanti alla televisione accesa oppure tornando a casa dopo lunghe serate passate in giro senza una meta, un po’ come loro. Da sempre mi sono definito simpatizzante più dei felini che dei cani e ho sostenuto tesi al limite del banale definendoli poco impegnativi e più discreti rispetto all’esuberanza canina. Ancora una volta però la vita ci ricorda che le aspirazioni dei padri non corrispondono a quelle dei figli e così succede che Margherita a bordo del suo passeggino quando la trasportiamo in giro per la città rimane affascinata e rapita da ogni cagnolino che incontra. La Margherita appassionata di cani non fa distinzioni di razza o di taglia. Il bassotto la fa sbilanciare in avanti con il sogno di prenderlo tra le braccia, il labrador la fa emozionare con il suo fisico statuario e il pastore svizzero (quello dei nonni) le fa strabuzzare gli occhi all’insù sospirando con il desiderio di salirci sopra come fosse il suo purosangue pronto da cavalcare. Gli amici a quattro zampe ci hanno fatto immergere in nuovi mondi a noi sconosciuti. Da quando scorrazziamo in cerca di cani lungo le nostre passeggiate, incontriamo padroni e padroncini che allungano il guinzaglio per regalarci un po’ di spettacolo; ma la magia più grande sta nel fatto che proprio grazie a loro Margherita ha cominciato a prendere confidenza con la sua voce. Ancora oggi, a quasi un anno dalla sua nascita, stiamo attendendo che esca la fatidica prima parola: non c’è gara tra mamma e papà perché in questa speciale classifica sembra essere in netto vantaggio l’amico cane. Margherita ogni volta in mezzo alla strada sgrana gli occhi ed esclama «Bà» che probabilmente è una “Bau” liberatorio. Per ora li osserviamo soltanto; tra qualche tempo vi aggiornerò su come rispondere alla richiesta: «Papà, mi prendi un cane»?

carlo.zeme@gmail.com

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *