Nasce “Tortona è” per il commercio

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Il nuovo Distretto Urbano si impegnerà per rilanciare il centro storico cittadino

TORTONA – La Giunta, nella seduta di martedì 1° febbraio, ha approvato il protocollo d’intesa con Confcommercio e Confesercenti per la costituzione del nuovo Distretto Urbano del Commercio, che si chiamerà “Tortona è”, e il piano strategico per i prossimi tre anni che contiene le linee di indirizzo generali, gli ambiti di possibile intervento e i documenti propositivi già elaborati da alcuni partner su cui dovranno lavorare tutti i partner dell’iniziativa.

Il Distretto Urbano del Commercio mette in rete gli enti locali, l’associazionismo, le istituzioni presenti sul territorio con la categoria dei commercianti, per creare azioni di valorizzazione della città e della sua comunità attraverso iniziative di sostegno al commercio, inteso come elemento fondamentale dell’assetto urbano. Le istanze su cui impegnarsi sono state raccolte mediante un questionario inviato alle varie realtà commerciali da Confcommercio, Confesercenti e Comune di Tortona. Sono pervenute circa 50 risposte. Nelle domande si richiedeva la descrizione dell’attività, il periodo di avvio della stessa, il numero di collaboratori, la stima della tipologia di clientela in termini di età e provenienza, le opinioni sulle principali necessità per il potenziamento dell’attività, in particolare su formazione, attività web, ristrutturazione degli spazi e la richiesta di suggerimenti di temi su cui concentrare l’attività del Distretto.

Dal punto di vista dei partner istituzionali, sono arrivate risposte per sollecitare iniziative per la mobilità urbana sostenibile, per la comunicazione, per il marketing territoriale e per lo sviluppo turistico.

La redazione di un piano strategico triennale sarà affidata al manager Francesco Alfieri. Il distretto si concentrerà sulla zona del centro storico, dove c’è il maggior numero di attività economiche: un’area circoscritta, in cui si può riscontrare un’offerta commerciale e di servizi completa, percorribile a piedi nell’arco di 15 minuti.

Le prime criticità su cui dovranno orientarsi le azioni di pianificazioni, sono l’accesso all’area i parcheggi, quasi tutti a pagamento e quindi poco favorevoli alla clientela.

Altre riguardano la mobilità pubblica, la promozione e la valorizzazione turistica, l’enoturismo, il marketing ed il coordinamento fra le diverse attività e le iniziative del Comune e la relativa promozione.

Stefano Brocchetti

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