Mons. Felice Cribellati, gloria della Chiesa tortonese

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Nel 70° della scomparsa (Staghiglione 1885 – Tropea 1952) del vescovo orionino

di Giuseppe Decarlini

Sarà una semplice coincidenza, ma nei mesi scorsi in due occasioni ho avuto l’opportunità di “incontrare” mons. Felice Cribellati.

Stavo concludendo una vasta ricerca e aprendo una cartella dell’archivio storico diocesano trovo un fascicolo che tempo addietro avevo predisposto recante la scritta “Don Orione – Felice Cribellati”. Incuriosito esamino i documenti e mi sovviene che nel libretto Tre uomini di chiesa di don Pino Mazza qualcosa avevo letto su mons. Cribellati, distrattamente però, in quanto il mio interesse era indirizzato verso altri sacerdoti. Ripendo il libretto, leggo con attenzione le poche pagine che lo riguardano e mi rendo conto che quest’anno ricorre il 70° della sua scomparsa avvenuta il 1° febbraio 1952.

Ripescare il fascicolo nell’archivio diocesano è stato semplice. Diversi documenti testimoniano i primi passi della cosiddetta “carriera ecclesiastica” di mons. Cribellati seguiti con tanta attenzione e sollecitudine da don Orione che nel 1896 lo aveva accolto in qualità di convittore a Mornico Losana.

Mi pare sia cosa buona e giusta, quindi, proporre all’attenzione dei lettori questa preziosa documentazione.

Il 25 maggio 1904 don Giuseppe Roveda, direttore spirituale del seminario di Tortona, dichiarava di aver benedetto l’abito ecclesiastico «al giovane Cribellati Felice di Staghiglione». Pochi giorni prima – il 7 maggio – il chierico Cribellati “studente del 1° corso di teologia” aveva chiesto che gli venisse conferita la tonsura, domanda prontamente accolta da mons. Bandi che a margine di suo pugno annota “Visto, si ammetta”. A distanza di un anno la richiesta di conferimento degli ordini minori (un tempo quattro) accompagnata dal primo autografo di don Orione:

Caro Don Artana,

il chierico Felice Cribellati alunno di 2^ teologia in cotesto venerando seminario e addetto a questo Istituto quale prefetto dei giovani attesto che è di condotta ottima e di buona pietà e mostra di volere riuscire un bravo sacerdote. Sul suo conto per grazia di Dio c’è sempre stato da esserne consolati. In fede.

Don Orione dell’Opera della Divina Provvidenza

Tortona, 5 agosto 1905

In merito all’attività di Prefetto don Pino Mazza scrive: “Dai 18 ai 22 anni, durante i corsi di filosofia e teologia compiuti nel seminario vescovile di Tortona gli viene affidato l’incarico di assistente di oltre duecento giovani del S. Chiara e del Paterno e qui ha modo di dimostrare tutta la sua soavità, l’intelligenza e il carattere”.

Passa un altro anno e giunge il momento per Cribellati di essere ammesso al suddiaconato e ben tre sono gli autografi di don Orione trasmessi in Curia nel mese di agosto.

Dal Convitto Paterno l’11 agosto scrive:

Attestato di buona condotta del chierico Cribellati

Il chierico Cribellati Felice di Staghiglione è di condotta ottima e tale che dichiaro in coscienza lo si possa con ogni tranquillità ammettere al suddiaconato perché nei dieci anni che è qui la sua vita e il suo spirito furono sempre tali da dare ogni affidamento che sia per riuscire con la divina grazia un buon sacerdote.

In fede

Sac. Luigi Orione O.D.P.

Il successivo 21 invia un’altra attestazione:

Dichiaro che il ch.co Cribellati ha fatto i due primi anni di teologia in questo seminario di Tortona riportando in entrambi gli anni la promozione e quest’anno ha studiato gli stessi trattati che si sono studiati qui al seminario ed è disposto a dare l’esame.

In fede

Sac. Luigi Orione

Il 26 comunica che “Il chierico Cribellati Felice oggi ha emesso i sacri voti religiosi in questo Istituto della Divina Provvidenza”.

La promozione al suddiaconato non tarda avvenendo il 22 settembre 1906 nella cappella del palazzo vescovile intra missarum solemnia.

Il 15 aprile 1907, dal Convitto di San Remo, Felice “supplica umilmente l’Ecc. V. Rev.ma [mons. Bandi] a volerlo promuovere nelle prossime ordinazioni al sacro ordine del diaconato”.

Due dichiarazioni rilasciate da can. Paolo Giordano e dal maestro di musica don Antonio Chiappa attestano “di averlo trovato idoneo sia nelle cerimonie proprie dell’ordine del diaconato” sia nella sua idoneità nel canto fermo (“lo eseguisce bene”).

Puntuale giunge a mons. Bandi una lettera datata 3 giugno di don Orione del seguente tenore:

Il chierico Felice Cribellati, addetto alla Casa di San Remo, durante quest’anno scolastico ha avuto sempre scuola e di dogmatica e di morale e ha quindi continuato lo studio della teologia, mostrandovi anzi speciale inclinazione e riuscita.

In fede.

Tortona, il 3 giugno 1907

Il 10 giugno scrive ancora al vescovo che aveva già ammesso Cribellati al diaconato:

Ecc.za Rev.ma

Mentre ringrazio di cuore Vostra Eccellenza di aver promosso al diaconato il ch. Cribellati, La prego di volere nella bontà Sua completare il favore col concedergli la dispensa da una pubblicazione.

Bacio con riverenza il sacro anello.

Di V. Ecc. Rev.ma

dev.mo figlio in G. C.

Sac Luigi Orione O.D.P.

Il precedente 8 giugno il prof. don Nuvoloni, su incarico di Mons. Daffra, aveva esaminato il suddiacono Cribellati sui seguenti trattati: Dogma, De sacramentis in genere et in specie; Morale; Penitentia. Extrema unctione, trovando la sua preparazione più che sufficiente.

L’ordinazione diaconale avviene in San Remo, per mano di mons. Ambrogio Daffra (altra gloria della Chiesa tortonese!) il 21 luglio 1907 extra tempus gratia Summi Pontifici Pii X.

Il passo successivo, l’ordinazione presbiterale avviene sempre a San Remo per mano dell’Ordinario Daffra il 21 settembre 1907 nella cappella del palazzo vescovile alla quale presenziarono in qualità di testi don Luigi Orione e don Carlo Sterpi.

L’ordinazione avvenne non senza aver ottenuto dalla Santa Sede la dispensa super aetatis defectu di venti mesi e otto giorni.

A chiusura rammento che don Felice Cribellati venne preconizzato vescovo di Nicotera e Tropea il 9 giugno 1921 e consacrato il 29 successivo a Roma nella chiesa di Ognissanti, parrocchia retta dagli orionini.

Ampio spazio trova l’evento sulle pagine di questo settimanale il 10 luglio 1921. Venne consacrato dal card. Basiglio Pompilj, vescovo di Velletri e che i coconsacranti furono due vescovi tortonesi: mons. Paolo Albera, anch’egli orionino e mons. Ambrogio Daffra, vescovo di Ventimiglia “che ad onta della sua tarda età è voluto venire a concorrere alla consacrazione del neo eletto”.

Nota:

Al Dott. Ing. Davide Parodi, di Savignone va la mia più sentita gratitudine per la preziosa collaborazione. A Lui va il merito di aver reperito lo stemma episcopale di Mons. Cribellati, nonché la foto del busto marmoreo.

g.d.

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