Maria ha ascoltato la voce dello Spirito

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Secondo pellegrinaggio vocazionale nel santuario di Fontanasanta a Ripaldina di Arena Po

ARENA PO – Nella mattinata di sabato 15 ottobre il vescovo Mons. Guido Marini è giunto a Ripaldina, frazione di Arena Po, lembo di terra oltrepadana, lambito dal “Grande Fiume”, agli estremi confini della nostra diocesi ormai a pochi passi dall’Emilia Romagna, dove sorge il santuario di Fontanasanta. Qui vive una profonda devozione mariana, dal 1590, quando iniziarono i lavori di costruzione dell’edificio sacro dopo che una bambina cieca riacquistò miracolosamente la vista, mentre si recava alla sorgente ed iniziò ad indicare un sasso sul quale era impressa l’immagine della Madonna. E qui il vescovo ha celebrato la Santa Messa nella seconda tappa dei pellegrinaggi vocazionali di ottobre in alcuni santuari della diocesi dedicati al culto della Vergine Maria. Insieme a lui sull’altare il parroco don Andrea Delmonte, il segretario don Paolo Padrini, il parroco del Duomo di Tortona don Claudio Baldi, l’orionino don Patrizio Dander, don Tonino Moroni e i ministranti. La celebrazione è stata animata dai canti della corale parrocchiale. Tra i fedeli presenti il sindaco di Arena Po Alessandro Belforti.

All’inizio della Messa, Mons. Marini ha ribadito il motivo del trovarsi insieme ai piedi di Maria: pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata «la cui santità è vitale per la nostra Chie- sa». A tal proposito, ha salutato i giovani che lo scorso 1° ottobre hanno iniziato il cammino di discernimento vocazionale ed ha invitato tutti a una speciale preghiera per loro. La liturgia della Parola era quella della memoria di santa Teresa di Gesù. Il vescovo ha pre- so spunto da questa per sottolinea- re tre azioni dello Spirito Santo.

«Lo Spirito Santo – ha spiegato – è presente ed opera anzitutto in Cristo Gesù, perché lo Spirito che è dentro di noi ci ricorda il Signore Gesù, ci porta verso di Lui, fa in modo che Egli sia il centro della nostra vita, ci sostiene ogni giorno perché non dimentichiamo mai il nome di Gesù e sia Lui la luce del nostro cammino, la salvezza della nostra vita.

Lo Spirito Santo ispira dentro di noi la presenza di Gesù e il suo nome perché non ci abbandoni mai». Il vescovo ha paragonato lo Spirito Santo a una voce che non smette di richiamarci al dovere di non dimenticare mai il Signore Gesù. Il Pastore diocesano è passato poi alla seconda opera: «Con il Suo amore – perché lo Spirito Santo è amore – mette in movimento la nostra vita perché sia tutta un dono, una donazione continua, si spenda senza riserve e senza condizioni. Lo Spirito è una voce in noi che ci manda e che ci invia, che ci porta verso l’altro, che continuamente mette nel cuore un fuoco di carità».

Infine la terza azione: lo Spirito «ci ricorda continuamente che noi siamo figli amati da un Dio che ci è Padre. Paolo dice: “lo Spirito Santo grida dentro di voi dicendo: Abbà Padre!”. Ecco l’opera dello Spirito: grida dentro di noi e ci aiuta a ricordare sempre che Dio è Padre, che Dio è papà, che Dio ci abbraccia senza lasciarci mai, che la nostra vita è davvero dentro una cura di provvidenza che tutto avvolge e tutto accompagna».

«È fondamentale – ha aggiunto – essere docili all’ascolto di questa voce che accompagna i nostri passi». In conclusione il pensiero alla Madonna che «è stata docilissima» all’ascolto della voce dello Spirito Santo, «quella voce che diceva “Gesù”, che diceva “donati”, che diceva “papà”, in Lei è risuonata chiara e limpida e lei l’ha accolta e ha permesso che plasmasse la sua vita». Al termine della Messa Mons. Marini ha salutato personalmente i presenti.

Marco Rezzani

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