La Memoria nelle pagine dei libri

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Due storie sulla persecuzione degli ebrei che saranno raccontate in Biblioteca a Tortona

In occasione del Giorno della Memoria, il Servizio Cultura del Comune di Tortona, nella Biblioteca Civica “Tommaso de Ocheda”, presenta due libri che parlano della persecuzione ebraica. Il primo, oggi, giovedì 26 gennaio, alle ore 16.30, è quello di Anna Sarfatti, Il nido del tempo; il secondo, domani, 27 gennaio, alle ore 17.30, è Il Vescovo degli Ebrei di Meir Polacco e Paola Fargion, con la prefazione di Luca Alessandrini.

Lisa e la casa delle bambole

La scrittrice Anna Sarfatti, che è nata e vive a Firenze, dove ha insegnato nella scuola primaria e in quella dell’infanzia, è un’apprezzata autrice di libri per i bambini, ma anche di saggi e articoli in ambito pedagogico e didattico. È impegnata nella ricerca di percorsi e strumenti per promuovere la cultura dei diritti e della cittadinanza attiva tra i più piccoli. Dal 1992 ha cominciato a tradurre, per Giunti, i libri del Dr. Seuss, un famoso e apprezzato autore della letteratura per l’infanzia.

Nel 2004, grazie a un incarico della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico “Anna Meyer” di Firenze, ha scritto Guai a chi mi chiama passerotto! I diritti dei bambini in ospedale (Fatatrac). Quell’esperienza è stata fondamentale per la stesura, due anni dopo, di La Costituzione raccontata ai bambini (Mondadori), libro che l’ha portata a incontrare il giudice Gherardo Colombo. Insieme, nel 2009, hanno dato alle stampe Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (Salani). Negli anni seguenti oltre alla narrativa e alla poesia si è dedicata ai temi dell’educazione alla cittadinanza. È nato così un filone per le scuole, che raccoglie titoli su pari opportunità, tutela dell’ambiente, diritto all’uguaglianza, promozione della pace e conoscenza di eventi storici fondamentali per la formazione democratica quali la Resistenza e la Shoah. I suoi ultimi due romanzi, Pane e ciliegie, edito da Mondadori del 2022 e Il nido del tempo, uscito per Giunti lo scorso 18 gennaio, affrontano il tema della persecuzione razziale. In Pane e ciliegie la Sarfatti aveva proposto la storia vera, e mai raccontata, di Israel Kalk, un uomo coraggioso che, partendo da un semplice atto di generosità, ha contribuito a salvare la vita di molti bambini e delle loro famiglie.

Nel nuovissimo Il nido del tempo la protagonista Lisa, fuggita in Inghilterra insieme ai genitori a seguito delle leggi razziali, riceve dai nonni la splendida casa delle bambole appartenuta alla madre. La casa diviene il gioco da condividere con gli altri bambini rifugiati a Londra e, in qualche modo, il simbolo dell’infanzia violata dalla barbarie della discriminazione. Il ricordo di questo gioco affiora nella memoria di Lisa quando, ormai anziana, incontra la tredicenne Margherita, spaesata dopo la separazione dei genitori. La ragazza, appassionata di falegnameria, comincia a ricostruire insieme a lei, pezzo dopo pezzo, la vecchia casa delle bambole conservata in cantina. Questo consente a Lisa di ricomporre con lei e con il nipote Tobia il suo drammatico racconto di vita, ritrovando, in questa condivisione, conforto e fiducia e portando i due ragazzi ad acquisire una nuova consapevolezza di se stessi e del mondo.

Il Rabbino capo di Alessandria

Nel romanzo storico Il vescovo degli ebrei: storia di una famiglia ebraica durante la Shoah, pubblicato nel 2019 da Puntoacapo Editrice, di Novi Ligure, gli autori Paola Fargion e Meir Polacco ripercorrono le vicende della famiglia di Adolfo Salvatore Ancona, il Rabbino capo di Alessandria, Asti ed Acqui di cui Polacco è il pronipote. Il testo presenta una lunga e accurata ricostruzione biografica della saga familiare, dopo l’8 settembre 1943, quando Ancona e i suoi furono costretti alla fuga per scampare alla furia nazista e alle leggi razziali. Il territorio dell’Acquese, dove la presenza ebraica era numericamente notevole come nel Casalese, si strinse attorno al “Vescovo degli Ebrei” – così era chiamato il rabbino – e alla sua famiglia. Tra i “giusti” che si sono distinti per la solidarietà agli Ancona c’è anche il Maresciallo dei Carabinieri Arcangelo Sonnati. In un documento intestato al Comitato Nazionale di Liberazione di Stresa si legge che il rabbino Ancona, nascosto nella Cascina Assandri, fuggì da Acqui perché avvertito dal Maresciallo dei Carabinieri di Ponzone, che era proprio Sonnati, nato a Città della Pieve il 20 marzo 1894. Uno dei luoghi più significativi del romanzo è la Cascina Zapoda, oggi detta Zappata, situata nel territorio di Terzo verso Acqui Terme, famoso per essere una delle terre del vino e per il suo suggestivo centro storico in cima a una collina. Verso la fine della guerra, poi, Ancona si trasferì a Stresa ospite della Pensione Croce Bianca dei coniugi Ripossi e Padulazzi.

Il Vescovo degli Ebrei è frutto di un’indagine storica accurata e precisa, con aspetti romanzati che lo distinguono da un saggio e lo rendono scorrevole. Il libro è arricchito da un glossario di termini della lingua ebraica per facilitare il lettore.

Meir Polacco, nato in Israele nel dicembre 1953, è vissuto nel Kibbutz “Givat Brenner” fino all’età di nove anni, quando si è trasferito con la famiglia a Genova, città natale di suo padre Giorgio. È stato insegnante di materie tecniche a Genova e in provincia di Lecco. Di madrelingua ebraica, è appassionato di storia e cultura ebraica e negli anni si è fatto promotore di iniziative per i giovani durante la Giornata della Memoria.

Paola Fargion, nata a Milano nel gennaio 1957, dopo la laurea in Scienze Politiche, ha lavorato in Zambia per le Nazioni Unite e in Zimbabwe nell’ambito della Cooperazione allo sviluppo. Appassionata di viaggi, letture e cultura ebraica, scrive anche poesie e questo è il suo quinto romanzo.

d.c.

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