Impegnati a seminare nella Chiesa diocesana

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I diaconi permanenti riflettono con don Ceriani sulla Lettera Pastorale

TORTONA – Domenica 6 novembre, presso il Seminario di Tortona, si è svolto l’incontro di formazione dei Diaconi Permanenti con il vicario episcopale don Maurizio Ceriani.

Don Maurizio ha fatto riferimento alla Lettera Pastorale del vescovo Mons. Guido Marini, sottolineando innanzitutto l’esortazione a praticare una intensa vita spirituale a partire dal titolo “Senza di me non potete fare nulla”, che evidenzia la centralità di Cristo nella vita di ognuno, come emerge dalle «parole del Vescovo pronunciate durante l’omelia del 1° ottobre, quasi con veemenza, per mettere in risalto che la questione è prioritaria e molto seria, perché riguarda la nostra fede».

È proprio la fede che chiede il Signore, al di sopra e prima di ogni altra cosa.

Di fronte a tutti i limiti umani, tutte le povertà, le forze che diminuiscono, l’età che avanza, l’immediato atteggiamento è quello dello sconforto.

«Questo però, non è un atteggiamento di fede, – ha affermato don Ceriani – dobbiamo credere che anche oggi è possibile l’evangelizzazione, in altre forme che vanno scoperte e costruite nel cammino sinodale che la nostra diocesi, in comunione con tutta la Chiesa, sta facendo».

«Dobbiamo credere – ha aggiunto – che si possa annunciare la Parola di Dio, nono- stante i nostri fallimenti, perché essa è sempre la più forte, abbiamo il compito di seminare, non di vedere germoglia-re né di raccogliere. La sor- gente dove attingere forza è la preghiera, singolarmente e comunitariamente» e, citando un passaggio della Lettera Pastorale ha detto: «Si allarghino come a macchia d’olio, si moltiplichino gli spazi e i luoghi in cui poter stare alla presenza del Signore, soprattutto nell’Eucaristia», spazio immenso per il ministero dei diaconi permanenti. «Esortate i vostri parroci e mettetevi a disposizione per l’Adorazione Eucaristica. – ha ribadito don Maurizio rivolgendosi ai diaconi presenti – È il vostro vescovo che ve lo chiede!». Infine, ha ricordato che i diaconi permanenti devono sentirsi impegnati in pri- ma linea a costruire le comunità pastorali, scelta irrevocabile della Chiesa diocesana.

Cristina Bertin

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