Girardengo come non l’avete mai visto

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Dalla collezione della nipote Costanza spuntano splendidi modelli di biciclette del corridore: si potranno ammirare sabato al Museo dei Campionissimi di Novi. Domenica la pedalata

Proseguono le celebrazioni dedicate a Costante Girardengo, fenomeno novese del ciclismo, nato 130 anni fa. Sabato e domenica il Museo dei Campionissimi ospita l’evento “Il Gira come non l’avete mai visto”, organizzato dalla Nova Unione Velocipedistica Italiana. «Sarà mirabilmente esposta la ricca collezione di cimeli custodita gelosamente dalla nipote del Campionissimo, Costanza Girardengo. – spiegano gli organizzatori – A fare da contraltare si potranno ammirare splendidi modelli di biciclette delle stesse Case e degli stessi anni per cui ha corso il “Vero Campionissimo”, come lo apostrofava Armando Ghiglione, suo primo e inarrivabile biografo sportivo».

La Pizzorno, la Stucchi, la Bianchi, le Maino e la Wolsit si potranno ammirare, con le relative maglie dell’epoca, dalle 10 alle 18. In mattinata, alle 11, in via Girardengo ci sarà la tradizionale punzonatura, cerimonia tecnica ormai obsoleta ma ricca di storia e cultura, che consiste nell’operazione ufficiale, prescritta in passato prima di ogni corsa, di applicare speciali piombini al telaio e alle due ruote, affinché il corridore non possa (tranne che nei casi previsti dai regolamenti di gara) cambiare queste tre parti della bicicletta. A seguire, una trentina di velocipedisti farà tappa al cimitero di Cassano Spinola per rendere omaggio alle spoglie dell’“omino di Novi”.

«Nel pomeriggio, alle 16, al Ciclomuseo assisteremo a un momento culturale di altissimo livello con la presenza di Claudio Gregori, scrittore e cantore del ciclismo eroico, che svolgerà una lezione magistrale trattando il tema: “Learco Guerra, “nipote” di Girardengo e vendicatore di Binda”. – aggiungono – Seguiranno interventi dei giornalisti Franco Bocca e Luciano Asborno e dello storico del ciclismo Carlo Delfino».

Per concludere il sabato, il pubblico potrà assistere alla proiezione del film a cura del regista Paolo Furnò. Una rarissima pellicola muta del 1920 dove compare un Girardengo giovane attore nella parte del corridore che è stato.

«Il film, seppure incompleto, è stato ritrovato miracolosamente dopo tanti anni e restaurato dalla Fondazione Cineteca di Bologna. – concludono gli organizzatori – Rappresenta una chicca nel ricco programma del sabato pomeriggio».

Domenica alle ore 8, con ritrovo ancora al Museo, al via la parte ciclistica vera e propria con biciclette rigorosamente conformi al Campionissimo. Una pedalata sulle strade del territorio novese lunga 120 km, omaggiando i suoi indimenticati gregari della zona come Negrini, Rinaldi, Fossati e Giacobbe.

Professionista dal 1912 al 1936, Girardengo fu il primo “Campionissimo” nella storia del ciclismo italiano, vincendo 2 volte il Giro d’Italia (nel 1919 e 1923), 6 volte la Milano-Sanremo (nel 1918, 1921, 1923, 1925, 1926 e 1928), 3 volte il Giro di Lombardia, 3 volte il Giro del Piemonte, 5 volte la Milano-Torino e altrettante il Giro dell’Emilia, detenendo inoltre anche il record di vittorie nei campionati italiani su strada con 9 successi totali, ottenuti consecutivamente. Le Milano-Sanremo sarebbero state 7, se nel 1915 non fosse stato squalificato per aver tagliato un breve pezzo di strada a Porto Maurizio quando si trovava in testa con un vantaggio ormai incolmabile sui suoi inseguitori. Il Museo, che tra pochi giorni festeggerà i vent’anni dalla sua inaugurazione, è stato dedicato a lui e all’indimenticabile Fausto Coppi.

Luca Lovelli

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