Fondi per la videosorveglianza

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CASTELNUOVO SCRIVIA – All’inizio 2021 era giunta la notizia che il Comune era tra i 200 in Italia (su 2500 che avevano partecipato al bando, di cui 22 in provincia di Alessandria entrati in graduatoria per il finanziamento) a ricevere contributi dal Ministero dell’Interno per la videosorveglianza.

Il progetto, presentato dagli uffici comunali era pari ad 80.000 euro, e il Viminale aveva stanziato 57.000 euro a fondo perduto. Ora i lavori sono conclusi e Castelnuovo – che già 20 anni fa investì una somma considerevole nel “progetto sicurezza” e che, dopo Acqui Terme, è stato il secondo paese in provincia a installare le prime telecamere di ultima generazione della Siemens – è ora tra i pochi enti finanziati a livello nazionale. «Ringrazio gli uffici per l’ottimo lavoro svolto – afferma il sindaco Gianni Tagliani – che hanno permesso di implementare ulteriormente questo percorso e di installare dei varchi videosorvegliati agli ingressi del paese». La classifica è stata stilata tenendo conto di una serie di parametri, dall’incidenza della delittuosità a livello provinciale (Alessandria ha il 5,30 e dopo Torino è la più alta), a quella comunale, dalla popolazione (sono stati privilegiati i centri con minor densità abitativa) e alla percentuale di cofinanziamento ovvero dai soldi che il Comune stanzia in percentuale sul progetto. Sui parametri, vagliati dalla Prefettura che ha coordinato e offerto la necessaria consulenza per partecipare al bando, si tiene conto delle informazioni registrate dalla rete delle forze di polizia basandosi su statistiche relative anche agli anni precedenti. Dopo il collaudo, le telecamere saranno a disposizione delle autorità di sicurezza non solo per la videosorveglianza ma anche per tutte le attività propedeutiche con riferimento, in particolare, all’evoluzione della loro applicazione nella verifica delle velocità in ingresso, con apposita cartellonistica prevista dalla legge.

Alessandra Dellacà

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