Convegno sulle pietre d’inciampo Serravalle onora Mario Berthoud

Visualizzazioni: 291

Una lapide per l’antifascista nel luogo dove fu arrestato

SERRAVALLE SCRIVIA – Venerdì 27 gennaio l’Anpi di Serravalle-Stazzano e l’Amministrazio- ne Comunale hanno promosso due importanti eventi. Il primo è stato la posa di una lapide in ricordo di Mario Roberto Berthoud, scoperta dalle ultime discendenti della famiglia e posizionata in via Degli Orti, luogo in cui l’antifascista serravallese era stato arrestato nel dicembre 1944. Il sindaco Luca Biagioni e il presidente dell’Anpi Elio Pollero hanno descritto Berthoud come un uomo buono, disposto ad accogliere e ad ascoltare, capace di organizzare la resistenza a Serravalle e nelle valli, un eroe, capace di resistere alle più disumane torture senza mai rivelare i nomi dei compagni. Il secondo evento si è svolto nella sala conferenze della biblioteca “Roberto Allegri”, a Villa Caffarena, che fu la sede del comando della Wehrmacht prima della liberazione nell’aprile del 1945 ed è stato il convegno dedicato alle pietre di inciampo (Foto: Gianni Torchia).

Dopo l’introduzione del direttore Marcus Risso, il presidente Anpi ha illustrato il progetto di inserire nel tessuto urbano serravallese 3 pietre in ricordo dei tre cittadini periti in campo di concentramento: Guareschi, Daffonchio e il generale Giani.

La storia delle pietre di inciampo e del loro valore didattico è stata illustrata approfonditamente dalla scrittrice Francesca Druetti di Torino, collaboratrice del Museo del- la Resistenza e dello scultore Gunther Demnig. In rappresentanza dell’Anpi di Pavia c’era il professor Enrico Ghiotto, stazzanese di origine, dell’ANED di Pavia che ha letto alcuni passi di lettere di deportati della zona.

Ennio Morgavi, insegnante emerito del “Ciampini” di Novi ha poi ripercorso i vari aspetti della deportazione che ha visto ogni tipo “diversi” discriminati e costretti e subire angherie.

Al racconto di numerosi testimoni incontrati durante le visite ai lager insieme con i suoi studenti, quali Anna Cherchi e Marcello Martini, il relatore ha concluso ricordando i giusti che contribuirono a salvare persone perseguitate anche a rischio della propria vita, tra cui la serravallese Rina Cartasegna.

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *