«Chiediamo la sospensione immediata del bando»

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I 3 servizi che saranno gestiti dal Privato. E le reazioni di Uil Fpl, Cgil, Pd di Tortona, Articolo Uno e Rifondazione Comunista

L’Asl di Alessandria ha pubblicato la delibera con la quale avvia la procedura di conferimento di servizi sanitari presso l’ospedale di Tortona tramite gara. In dettaglio, al soggetto privato che si aggiudicherà la gara verrà chiesto di gestire in autonomia e con assunzione di responsabilità gestionale e sanitaria tre distinti servizi sanitari.

Primo. Il nuovo reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale mediante prestazioni di riabilitazione specialistica di tipo motorio, con dotazione di personale medico, infermieristico, riabilitativo e di supporto. Nell’ambito del servizio sono richieste anche prestazioni di tipo ambulatoriale e verrà assicurato un flusso costante di pazienti dal reparto ospedaliero di Ortopedia con priorità per i pazienti di Tortona.

Secondo. La Piattaforma Ambulatoriale collegata al Pronto soccorso nelle ore diurne con sistemi di accesso fast tracking, per le specialità di Cardiologia, Neurologia, Allergologia-Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, con dotazione di personale medico, infermieristico e di supporto.

Terzo. Il servizio di Pronto soccorso 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno con dotazione di personale medico.

Il valore stimato dell’appalto, che avrà durata di 9 anni, ha una base d’asta di 49.500.000 euro.

Una decisione di tale portata non poteva non suscitare reazioni tra le forze politiche e nell’ambito sindacale.

La Uil Fpl ha chiesto un incontro urgente alla direzione dell’Asl di Alessandria sul tema del personale: «Il personale sanitario dell’ospedale di Tortona è sempre stato disponibile a far fronte alle emergenze anche accettando modifiche e variazioni di condizioni, soprattutto nel periodo in cui la struttura fu destinata a Covid Hospital. Oggi dedizione e professionalità non vengono premiate e ancora una volta assistiamo allo svilimento del personale che non merita di non essere reso partecipe dei cambiamenti legati alla possibile privatizzazione di una parte consistente dei servizi, dal Pronto soccorso ad ambulatori e reparti. La nostra preoccupazione è che il personale si trovi costretto a trasferimenti per lavorare».

La Cgil è ancora più netta in merito alla gestione privata del servizio: «Denunciamo i continui atti tesi a smembrare la sanità pubblica a favore di aziende private trasformando le Aziende Sanitarie Locali in controllori di servizi offerti da privati al miglior prezzo, garantendo una offerta sanitaria al ribasso, nascondendosi dietro al dito della difficoltà di reperire personale medico e infermieristico che però evidentemente i privati trovano. La delibera pubblicata dall’Asl provinciale di fatto consegna a soggetto privato attraverso bando di gara l’ospedale di Tortona in autonomia gestionale e sanitaria, l’alternativa liberista della Regione Piemonte e del suo assessorato alla sanità al servizio pubblico di qualità di cui tutti i cittadini hanno diritto come sancito dalla Costituzione. L’Asl di Alessandria è nelle condizioni normative ed economiche per procedere alle assunzioni; pertanto chiediamo di ritirare il bando per le esternalizzazioni e contestualmente la convocazione di un incontro sindacale urgente».

Dai partiti di sinistra, voci analoghe.

Il Circolo Pd di Tortona così ha commentato sulla sua pagina Facebook: “La notizia apparsa su alcuni giornali online (la settimana scorsa, quando Il Popolo era già in stampa, ndr) non è stata preceduta da nessun confronto nelle sedi istituzionali. Il consiglio comunale di Tortona, pur avendo più volte discusso sul futuro del nostro ospedale ottenendo ampie garanzie da parte del sindaco di una particolare attenzione della Regione per il “sacrificio” dimostrato in tempo di Covid, ora si trova ad assistere a una decisione presa da altri che ci lascia inquietanti interrogativi: quale servizio e di quale qualità verrà garantito ai cittadini? Quali investimenti saranno fatti? Quale sarà il trattamento dei dipendenti pubblici e chi deciderà la linea di gestione dell’ospedale? Questa decisione rischia di rappresentare la pietra tombale sul rilancio dell’ospedale e della Sanità territoriale”. E ancora: “Non abbiamo mai avuto un atteggiamento pregiudiziale nei confronti del privato, ma questa scelta va ben oltre il ruolo di una compartecipazione pubblico/privato. È evidente che il privato dovrà perseguire obiettivi economici che non sempre coincidono con l’interesse pubblico. E l’interesse “privato” è prioritariamente la salute dei cittadini? Decisioni come queste, che hanno una ricaduta sulla vita e sulla salute di noi tutti, richiederebbero, davvero, un coinvolgimento delle istituzioni locali e non solo. È totalmente assurdo che il consiglio comunale di Tortona non sia stato coinvolto. In quale piano strategico complessivo è inserita la scelta dell’esternalizzazione del servizio? Le sedi istituzionali rendano noto il piano complessivo riguardo le reti ospedaliere e diano garanzie sul controllo di qualità del servizio offerto. Chiediamo la sospensione immediata del bando”.

Articolo Uno «prende atto dalle notizie diffuse in questi giorni che la dirigenza Asl abbia riconosciuto finalmente il ruolo strategico dell’ospedale di Tortona integrato in una sanità territoriale rilanciata con i fondi del Pnrr e della disponibilità di bilancio di circa 50 milioni di euro per i prossimi nove anni. Chiediamo, però, che la Regione annulli la delibera di bando pubblico per la privatizzazione dei servizi dell’ospedale».

Rifondazione Comunista ha concluso: «Si tratta di una scelta da contrastare in modo radicale, anche perché dimostra diversi aspetti gravi e pericolosi. Dalla dirigenza dell’Asl si adducono problemi organizzativi e scarsità di personale, ma è del tutto evidente che ciò non si risolve con la bacchetta magica del privato: i medici mancano per tutti e dunque vanno tolti i tetti regionali per le assunzioni. L’Asl sarebbe nelle condizioni di poter assumere, se non lo fa vuol dire che c’è del metodo nella sua scelta».

s.b.

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