Celebrati i funerali di don Luigi Bernini

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Il sacerdote parroco del Tempio della Fraternità e musicista è morto l’8 dicembre a 84 anni

TORTONA – Il giorno della festa dell’Immacolata, venerdì 8 dicembre, è morto all’età di 84 anni don Luigi Bernini, che da alcuni mesi trovava al “Mater Dei” a Tortona. Era nato a Cella di Varzi il 18 ottobre 1939 ed era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966, 57 anni fa. Dopo l’ordinazione aveva ricoperto l’incarico di viceparroco nella parrocchia di San Martino a Pozzolo Formigaro fino al 1975, quando era diventato parroco di Gavazzana. Nel 2000, poi, aveva avuto l’incarico di reggere il Tempio della Fraternità nel suo paese natale, a Cella di Varzi, e da allora, fino a quando le forze glielo hanno permesso, ha portato avanti l’opera intrapresa nel 1958 dal fondatore don Adamo Accosa che, costruì la chiesa con i cimeli delle due guerre mondiali. Nello stesso anno era diventato anche amministratore parrocchiale di Nivione, un’altra frazione di Varzi, e dal 2008 di Gremiasco, Garadassi e Castagnola nella vicina Val Curone. Inoltre, nel 1993 era stato nominato Maestro di Cappella della Cattedrale di Tortona, ruolo ricoperto fino al 2020. Grande era la sua passione musicale. Don Luigi si era diplomato in Composizione, Musica corale, Direzione di coro, Pianoforte e Organo al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria; agli inizi degli anni ’80 fu scritturato anche dalla Ricordi di Milano che gli fece incidere alcuni 45 giri. Suonava l’organo, il pianoforte e le tastiere elettroniche e per molti anni è stato docente di educazione musicale nelle scuole. Nel 2016 aveva suonato l’organo per Papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Ha lasciato la sorella Angela e i fratelli Mario e Giuseppe. I funerali sono stati celebrati da Mons. Guido Marini in cattedrale a Tortona, lunedì 11 dicembre alle ore 10, mentre il Rosario è stato pregato domenica alle ore 19 nella cappella del “Mater Dei”, dove è stata allestita la camera ardente. Nel pomeriggio di lunedì la salma è stata accolta nel Tempio della Fraternità, dove alle ore 20 è stato recitato il Rosario, seguito martedì 12 dicembre, alle ore 10, dalla celebrazione della S. Messa esequiale, prima della sepoltura nel cimitero di Cella di Varzi. Il vescovo nell’omelia delle esequie, parlando del defunto, ha detto che «Don Luigi, ha tradotto in canto la sua fede nell’eternità e nella risurrezione dai morti, ha espresso in canto il sapore della vittoria che ha accompagnato tutta la sua vita, ha reso note musicali la sua fede in Cristo risorto». Il sacerdote lungo tutto l’arco del suo ministero sacerdotale ha vissuto la familiarità con la vita eterna e con la risurrezione, «perché – ha aggiunto – si è nutrito continuamente del corpo e del sangue di Cristo ed è stato familiare in lui il pensiero dell’eternità e la speranza della risurrezione. Giorno dopo giorno è cresciuto in questa fede e in questa speranza. L’ultimo tratto di strada che ha percorso è stato segnato da una singolare serenità e pace, nonostante la malattia, l’incertezza e quel timore umano che prende il cuore di tutti noi di fronte alla possibilità di lasciare questa terra». Sul suo volto, nelle sue parole e nel suo cuore – ha proseguito – ha abitato tanta serenità, tanta pace, tanta speranza, perché con l’eternità e con la resurrezione erano diventati familiari dal momento che il nutrimento era stato il corpo e il sangue del Signore». «La musica – ha concluso Mons. Marini – è stata centro e cuore della vita e del ministero di don Luigi durante il percorso terreno, ma continua a essere compagna della sua gioia in Dio per l’eternità, e questa musica sarà ancora motivo della sua felicità senza fine quando nell’ultimo giorno risorgerà alla vita eterna».

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