“Broni-Stradella”: Cda tutto da rifare

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Si ritira il candidato del Centrodestra. Sindaci divisi

STRADELLA – Tutto da rifare alla “Broni-Stradella Pubblica”. L’assemblea dei soci che era in programma lunedì per l’approvazione del bilancio e l’elezione del-le cariche del Consiglio di amministrazione per il prossimo triennio si è conclusa, infatti, con un rinvio delle votazioni all’8 luglio. Ma, intanto, il Centrodestra ha perso il suo candidato di punta alla presidenza, ovvero il dirigente Asst ed ex assessore comunale stradellino Luigi Giannini che, fino a qualche ora prima della riunione, era dato per favorito con oltre il 50% dei consensi dei Comuni soci della municipalizzata. Durante l’incontro, invece, le pressioni di alcune parti politiche e la trattativa che si è bloccata su alcuni nomi di candidati nel Cda ha fatto saltare l’accordo tra i sindaci.

Il primo cittadino di Cigognola, Gianluca Orioli, che è anche presidente del comitato di controllo analogo, ovvero l’organo di rappresentanza dei sindaci all’interno della società, si è fatto così portavoce di un gruppo di colleghi amministratori, chiedendo di rinviare i punti relativi alle nomine del Cda e del collegio sindacale di una decina di giorni, per costruire un percorso più condiviso e rappresentativo dei territori, con l’impegno di ritrovarsi nella prossima assemblea con una soluzione da portare al voto. La proposta è stata approvata all’unanimità e, subito dopo avere appreso la notizia, Giannini ha ritirato la candidatura, lasciando il Centrodestra a cercare nei prossimi dieci giorni un nuovo presidente.

«Dopo aver preso atto che non vi era unitarietà sulla lista di cui si vociferava, Redavalle e i Comuni che per delega abbiamo rappresentato in assemblea hanno valutato positivamente il rinvio. – commenta la sindaca di Redavalle, Pierangela Compagnoni – Crediamo che ora possa prevalere il buon senso e giungere a una composizione in tempi brevi delle distanze per poter dare alla società un Cda veramente rappresentativo dei territori, indispensabile per il rilancio della stessa».

L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio 2020, che si è chiuso con un passivo di oltre 950.000 euro: sui conti in rosso ha pesato l’emergenza legata alla pandemia, con le piscine chiuse per oltre un anno e le case di riposo che non hanno potuto accogliere nuovi ospiti, ma anche l’opera di pulizia, avviata dal direttore generale dell’azienda, Stefano Bina, di alcuni asset ormai svalutati, in modo da mettere a disposizione della dirigenza dati veritieri e affidabili su cui costruire un nuovo piano industriale.

Oliviero Maggi

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