Beata Marguerite Rutan

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Siamo nella Settimana Santa e la Beata di cui parliamo subì il martirio proprio pochi giorni prima della Pasqua del 1794.

Si chiama Marguerite Rutan ed è una religiosa francese della Compagnia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, dichiarata martire da papa Benedetto XVI e proclamata beata a Dax, in Francia, il 19 giugno 2011. Nacque a Metz, al confine con il Belgio, il 23 aprile 1736. A 18 anni sentì dentro di sé, il forte desiderio di consacrare la sua vita al Signore, e comunicò alla famiglia la decisione di entrare nella Comunità delle Figlie della Carità. Prima di fare la sua scelta, però, dovette aspettare il compimento dei 21 anni.

Solo allora suo padre la lasciò partire e lei entrò nel Postulandato nell’ospedale Saint-Nicolas di Metz. Il 23 aprile 1757, anniversario del suo battesimo e giorno del suo 21° compleanno, Marguerite, iniziò il suo cammino presso la Casa Madre che all’epoca si trovava nel sobborgo Saint Denis a Parigi.

Nel settembre dello stesso anno, terminato il periodo di formazione, fu inviata “in missione”, in diversi ospedali della Francia, dove svolse, con dedizione, il suo servizio agli ammalati. Nel mese di agosto del 1779, con altre 5 compagne, fu inviata nell’ospedale di Dax, cittadina vicino a Pouy, dove era nato San Vincenzo, con il compito di superiora. Dimostrò tutta la sua competenza e la sua esperienza, suscitando l’ammirazione degli amministratori, dei malati e della popolazione di Dax. Quando, però, iniziarono i primi moti della Rivoluzione, la situazione cambiò radicalmente. Il 3 ottobre 1793, tutte le suore che prestavano servizio negli ospedali o nelle scuole furono messe di fronte alla scelta o giurare fedeltà al nuovo ordine dello stato, nemico di Dio e della Chiesa o perdere il lavoro ed essere licenziate. Le Figlie della Carità di Dax rifiutarono di giurare.

Marguerite fu accusata di corrompere lo spirito rivoluzionario e repubblicano dei soldati che ricevevano le sue cure. Il Comitato rivoluzionario la dichiarò antipatriottica e contraria ai principi della rivoluzione, fanatica e aristocratica e la condannò a morte. Fu legata di spalle al sacerdote Jean Eutrope Lannelongue ed entrambi nel pomeriggio del 9 aprile 1794 furono condotti al patibolo. Il processo sommario, l’evidente inconsistenza e falsità delle accuse, la derisione della sua fede non impedirono a Marguerite di morire cantando il Magnificat e testimoniando la totale adesione al Signore.

La causa di beatificazione, avviata nel 1994, si è conclusa nel 2010, anno giubilare del 350° anniversario della morte di Santa Luisa de Marillac e di San Vincenzo de’ Paoli, fondatori della Compagnia delle Figlie della Carità.

Daniela Catalano

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