Anche la Xilopan in crisi: duro colpo per 80 operai

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Il sindaco di Cigognola ha preso contatti con l’amministratore delegato

CIGOGNOLA – Ancora un’azienda oltrepadana in crisi.

Si tratta della “Xilopan” di Cigognola, realtà che dal 1969 si occupa di lavorazione di legnami per l’industria del mobile. Nelle scorse settimane la proprietà dell’azienda ha consegnato i libri contabili al tribunale fallimentare di Pavia e ha fatto richiesta di concordato preventivo in continuità: ciò significa che se ci fosse un altro soggetto interessato a rilevarla l’attività potrebbe continuare indipendente dalla situazione debitoria passata.

Un duro colpo per gli 80 dipendenti della fabbrica, che attendono ancora il pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima.

La produzione è stata interrotta a metà dicembre quando era stata sospesa la fornitura di energia elettrica; i reparti che avevano ancora degli ordini da smaltire sono andati a lavorare utilizzando un gruppo elettrogeno per far funzionare i macchinari. Ma dal mese scorso praticamente è tutto fermo in attesa di capire che ne sarà dell’azienda: ora la sezione fallimentare del tribunale di Pavia ha nominato un commissario giudiziale e ha 60 giorni di tempo per decidere se procedere o meno all’omologa del provvedimento; nel frattempo la proprietà dovrà consegnare relazioni mensili al commissario per illustrare ciò che si sta facendo per cercare di far ripartire l’azienda. Già in passato la Xilopan aveva dovuto affrontare momenti di crisi, con il rischio di licenziare buona parte dei lavoratori, ma era riuscita a superarli.

Questa volta, invece, dovrà intervenire il tribunale. Della questione si stanno interessando anche i sindacati confederali, che hanno riunito i lavoratori per capire come potersi muovere in questa fase.

Anche il sindaco di Cigognola, Gianluca Orioli, sta seguendo da vicino la vicenda e ha preso contatti con l’amministratore delegato, chiedendo che l’attività dell’azienda possa ripartire al più presto.

Solo alla fine dello scorso anno, infatti, la zona di Cigognola ha dovuto fare i conti con la chiusura di un’altra importante attività come il Centro commerciale “Oltrepò” che ha contribuito a mettere in crisi la situazione occupazionale di tutto il territorio. Come se non bastasse, dalla scorsa settimana è scoppiato un nuovo sciopero alla logistica “Città del Libro” di Stradella: i lavoratori hanno protestato, bloccando per giorni l’attività del sito, per chiedere alla Ceva di escludere le cooperative dalla gestione delle assunzioni all’interno del magazzino e sostituirle con una società srl che tuteli maggiormente i loro diritti.

Oliviero Maggi

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