Agricoltura in ginocchio per siccità e caro energia

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Coldiretti e Confagricoltura preoccupati per la situazione

TORTONA – Oltre 50 giorni senza pioggia e dal 16 gennaio è in vigore, su tutto il territorio piemontese, lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi deciso dalla Regione: «È questo uno dei periodi secchi più lunghi degli ultimi 63 anni – dichiara Coldiretti Alessandria commentando i dati di Arpa – e, proprio perché su gran parte del territorio provinciale non piove in modo significativo ormai da settimane, presto si dovranno fare i conti con il problema siccità nelle campagne».

I cambiamenti climatici hanno, di fatto, cambiato la distribuzione stagionale delle precipitazioni: l’annata 2021 si era chiusa con un deficit pluviometrico di circa il 17% a causa delle scarse piogge di dicembre. Nel mese di gennaio, molto secco, si sono registrati solo 4.6 mm di pioggia media in regione e questo ha ulteriormente aggravato la situazione. E se nel comune di Isola Sant’Antonio, il fiume Po ha fatto registrare a gennaio un -49% di deflusso, la fotografia su Scrivia e Curone non si discosta di molto. Pur restando l’Italia un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente (dei quali purtroppo appena l’11% è trattenuto), non bastano di certo le recentissime, sporadiche precipitazioni a risollevare i bacini idrici in affanno. «La siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti – afferma Mauro Bianco, presidente Coldiretti – Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto, insieme ad Anbi, un progetto concreto immediatamente cantierabile nel PNRR». «Occorre non solo individuare modalità efficienti ed efficaci per governare l’emergenza, ma anche avviare un processo attraverso il quale porre la necessaria attenzione al tema delle infrastrutture irrigue e, quindi, ad incrementare la capacità di conservazione, per utilizzare l’acqua nei momenti di maggior esigenza – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – e coinvolgendo tutti i soggetti interessati». Intanto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha convocato un osservatorio sulla crisi idrica, destinato a prolungarsi nel tempo.

L’aumento dei costi energetici, poi, in particolare per quanto riguarda carburanti e fertilizzanti, preoccupa il mondo agricolo: «Il gasolio negli ultimi 12 mesi è aumentato del 40% – afferma Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – passando da 65 a oltre 90 centesimi al litro, mentre il costo dei fertilizzanti è salito di circa il 300%».

Alessandra Dellacà

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