A Pontecurone si parte con il vaccino per i bambini

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Domenica scorsa la prima campagna pediatrica del Tortonese

PONTECURONE – Cartoni animati in programmazione sui maxischermo, peluche, caramelle, regali vari e un “Attestato di coraggio”: questa l’accoglienza pensata dai volontari del-l’hub vaccinale comunale per i bambini – più di 60 – che, tramite preadesione delle famiglie, domenica scorsa hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid. La seconda dose sarà tra 21 giorni. È stata la prima vaccinazione pediatrica nel Tortonese, all’interno di un hub che fa parte del distretto Asl Alessandria ed è interamente gestito da volontari. La squadra, coordinata dal pontecuronese Rino Feltri, è composta da cinque medici, sei infermieri professionali, 15 giovani laureati che si occupano di tutte le pratiche amministrative e di accettazione e una decina di persone che si occupano dell’accoglienza e delle prenotazioni. E poi ci sono gli uomini della Protezione Civile, che filtrano gli accessi e permettono che tutto proceda nel miglior modo possibile all’ingresso di Casa Scar- si, la cui sala polifunzionale è stata adibita a centro vaccinale dal 2021.

«Da giugno allora non ci siamo mai fermati – ricorda Rino Feltri – e i nostri volontari vengono, oltre che da Pontecurone, dai vicini comuni di Viguzzolo, Casei Gerola e Tortona».

Un grande grazie va a Raffaella Guagnini, pediatra di riferimento per la Bassa Valle Scrivia: proprio per merito della sua disponibilità si è potuta realizzare la giornata di campagna vaccinale, rivolta alla fascia 5-11 anni.

L’Asl ha fornito i vaccini e l’elenco dei piccoli utenti nella piattaforma per la Bassa Valle Scrivia. I genitori hanno effettuato l’adesione in presenza, ritirando all’hub i moduli necessari e firmando il consenso; il giorno prima della vaccinazione dei bambini sono stati contattati telefonicamente dai volontari, che hanno ricordato loro l’appuntamento.

«Quella dell’hub di Pontecurone è un’esperienza unica, di stimolo per gli altri: – dichiara il sindaco Valentino D’Amico – il lavoro della squadra così affiatata è incredibile e fa onore al nostro paese e a chi, prestando il suo servizio in questo contesto, rischia di ammalarsi di Co-vid venendo a contatto con persone che potrebbero avere il virus. Siamo grati a tutti i volontari. È una vera “unione che fa la forza” ed è stata mossa, fin dall’inizio, dall’intento di dare un aiuto concreto alla campagna vaccinale».

Alessandra Dellacà

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