Viviamo nel Far West. I toni della politica non aiutano

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Tra i tanti sogni che ho chiuso nel cassetto, c’è il desiderio di scrivere un western. L’idea m’intriga. Anche se sono certo che il duello finale – bandito cattivo ma seducente contro sceriffo buono ma noioso – sia una roba maledettamente complicata. Adesso sarebbe ora. Sarebbe venuto il momento di tuffarsi in quelle storie e di sparire lì dentro perché è il nostro Paese ad essere un Far West. Senza regole; senza umanità. Pochi giorni fa a Paternò, in provincia di Catania, un 44enne sordomuto è stato aggredito da due uomini che avevano occupato il posto riservato ai disabili. Cioè: il suo posto. L’uomo ha manifestato disappunto e per risposta ha ricevuto pugni e schiaffi. A Milano una donna straniera che tentava di salire su un bus con un passeggino si è beccata un ceffone da una anziana signora italiana perché ingombrava. La settimana scorsa, ancora nel Milanese, una cinese è stata insultata all’interno di un Iper per aver chiesto ad un cliente alcune delucidazioni sul prezzo di un prodotto. Non parliamo di letteratura, ma di cronaca. E vi sfido a sostenere che negli ultimi mesi non si sia registrato un aumento di episodi quotidiani di violenza e sopraffazione per strada, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Il livello di civiltà si sta abbassando. Per quanto ci provi a pensarla diversamente, devo dire che la colpa è di chi ricopre ruoli molto visibili, a cominciare dai politici. Se chi dovrebbe dare l’esempio tiene sempre alta l’asticella dello scontro, del muro contro muro, sdogana ogni comportamento che viene dal basso, anche il più becero. Vince chi spara e chi le spara più grosse; primeggia il più forte; trionfa chi urla. Eppure ci dev’essere un’altra dimensione dell’esistenza, un pensiero più profondo, un orizzonte più lontano. L’Italia è stata ad un passo dalla crisi con Macron proprio mentre l’Orchestra della Scala trionfava a Parigi accolta in tripudio dai francesi. Si è scritto che le note pesano più delle parole. Forse è solo il ragionamento e l’esercizio culturale che ci fanno uscire dalla barbarie. E il cuore e la bontà che ci fanno volare alto.

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