Vangelo segno di unità

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Il 23 gennaio la lettura dell’evangelista Marco e il 25 la chiusura della Settimana ecumenica

TORTONA – Con un certo anticipo sulla tabella di marcia, alle ore 21.40 di sabato 23 gennaio, si è conclusa la lettura continuata del Vangelo di Marco, iniziativa diocesana, realizzata in collaborazio-ne con il Meic, in occasione della seconda Giornata della Parola.

«Il cielo era finalmente sereno e proprio fra l’episcopio e il primo campanile di facciata del Duomo si adagiava, splendido nel suo brillare, il gigante Orione – ha raccontato don Claudio Baldi, parroco della cattedrale – e guardandolo, ripromettendomi poi un’osservazione più dettagliata, ho benedetto colui che lo ha fatto e penso a una frase di Gesù del Vangelo, detta a proposito del giorno in cui le stelle cadranno dal cielo: “Cielo e terra passeranno, le mie parole non passeranno” (Mt 24,35). Le stesse parole, che non verranno mai meno perché sono del Signore, le abbiamo ascoltate e accolte, nella narrazione dei 16 capitoli del vangelo secondo Marco».

Terminata la S. Messa delle ore 18, celebrata da Mons. Vittorio Viola nel sesto giorno della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, è iniziata la proclamazione del Vangelo, inaugurata dallo stesso vescovo, che ha letto il primo capitolo: «Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio» (Mc 1,1).

Dopo di lui all’ambone, adorno a festa, si sono alternati i lettori.

Dopo il sindaco di Tortona, che ha proclamato il secondo capitolo, si sono succeduti gli altri 14, che sono stati scelti in base alla loro esperienza di servizio in vari ambiti realizzato in questi mesi di pandemia. «Il Vangelo – ha spiegato don Baldi – ha preso la voce viva di medici e infermieri dell’ospedale, dei volontari del primo soccorso (Misericordia e Croce Rossa), dei giovani del servizio civile, dei volontari dell’accoglienza e dell’ordine delle chiese cittadine, di una ministrante, insieme ai rappresentanti del volontariato orionino e a due religiose: la superiora delle sacramentine non vedenti e una suora di Casa Madre, duramente provata nel marzo scorso.

Il diacono, in servizio in cattedrale e il rappresentante di Caritas diocesana, hanno concluso la lettura con i capitoli 15 e 16». Certo tanti altri avrebbero potuto essere coinvolti ma «la scelta – ha spiegato il sacerdote – è stata rappresentativa di tutta quella parte buona della nostra città che, nella solidarietà e nel servizio ha portato, con il volontariato un po’ di luce in questi mesi». Al termine Mons. Viola, ha ringraziato i presenti e quanti hanno dato la loro disponibilità e ha impartito la bene- dizione, seguita dal canto del “Sal-ve Regina”. Lunedì 25 gennaio il vescovo, alle ore 18, ha presieduto la celebrazione conclusiva della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani che ha visto la partecipazione di padre Catalin Aftodor, parroco della Chiesa ortodossa rumena di Tortona e di don Roberto Lovazzano, incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso.

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