Un anno dopo al via (forse) i lavori alla frana

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Carrega dal maggio del 2022 è isolato sul versante alessandrino. La strada è ancora chiusa

CARREGA LIGURE – Sono ancora tanti gli interrogativi sul ritorno alla normalità nel piccolo Comune della Val Borbera isolato dal versante alessandrino dallo scorso maggio a causa di una frana, a eccezione delle frazioni di Agneto, Berga, Campassi, Cartasegna e Vegni.

La Provincia ha fissato per il 1° maggio la data ultima di inizio lavori per una prima fase che consiste nella liberazione della carreggiata per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso.

Nulla è invece ancora certo sul ritorno della viabilità ordinaria.

Una volta terminato questo prima intervento, sul tratto di strada provinciale ora occupato da detriti saranno installate due sbarre apribili con una chiave. In un secondo momento, verranno poi installati dei sensori che le regoleranno in maniera automatizzata. Lavori che inizierebbero a un anno esatto dal- l’ingente smottamento che da allora condiziona pesantemente la vita dei pochi residenti della cittadina valborberina. «Sono tempistiche molto lunghe, con una partenza delle opere di fatto a un anno esatto dall’episodio. – sottolinea il sindaco Luca Silvestri – A ottobre era stato fatto un tentativo con l’esplosivo per far saltare il materiale roccioso necessario prima di avviare le procedure di ripristino, ma non andò a buon fine. A novembre abbiamo incontrato la Provincia e ci era stato detto che il progetto sarebbe stato definito ai primi di gennaio, con probabile inizio lavori a marzo. Poi è slittato tutto. Penso che per l’estate non avremo ancora la viabilità ordinaria. Ho il timore che a dicembre potremmo trovarci ancora in uno scenario provvisorio». Per raggiungere la parte isolata dal fronte piemontese, gli automobilisti devono per forza passare dalla Liguria, risalendo da Busalla. Da Novi, se prima servivano 50 minuti, ora ci vogliono due ore. A breve, la Provincia dovrebbe approvare il progetto che i tecnici presenteranno in merito all’avanzamento degli interventi. Nella sua fase finale, il piano prevedrebbe la costruzione di una galleria lungo la strada.

«Noi siamo sempre stati collaborativi con la Provincia e con gli enti coinvolti – aggiunge – ma ora ci sentiamo abbandonati a noi stessi».

Luca Lovelli

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