Tre possibili gestioni degli impianti sportivi

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La proposta dell’assessore Andrea Sisti. Terna di soluzioni per risolvere la questione

NOVI LIGURE – Una gestione degli impianti sportivi divisa in tre capitoli. Una prima parte che prevede l’affidamento diretto di alcune strutture da parte di società che ne fanno normalmente utilizzo. Una seconda, riguardante lo stadio “Girardengo” e il Palazzetto dello Sport insieme alle altre palestre coperte, che sarebbe, invece, interessata da un bando pubblico.

Una terza, infine, relativa ai due campi da calcetto, a quello da tennis e al bar presenti al centro “All Season” e che continuerebbero a essere gestiti dall’associazione dei dipendenti comunali, in virtù di una proroga. Questa al momento l’idea dell’assessore allo Sport, Andrea Sisti, presentata in sede di commissione lunedì scorso, in merito al futuro degli impianti sportivi locali, la cui gestione ora affidata a “SportInNovi”, scadrà il 31 marzo. Una questione complessa, che ha visto il suo inizio lo scorso autunno quando l’amministrazione ha deciso di non concedere la proroga della convenzione, inizialmente prevista sulla base di 18 mesi ma poi ritrattata a 12.

Una pista che sarebbe stata percorribile grazie alle norme in vigore per effetto del recente decreto rilancio. Una scelta che ha poi portato a una spaccatura all’interno della maggioranza di centro-destra, con l’allontanamento, tutt’altro che sereno, dell’ex assessore allo Sport Costanzo Cuccuru e con il parere contrario dell’ex capogruppo Lega Marco Bertoli, poi fuoriuscito e ora alla guida del gruppo consiliare Solo Novi.

I due avrebbero, infatti, optato per un prolungamento della convenzione, per arrivare con i tempi e i modi adeguati alla stesura di un successivo bando pubblico.

Così non è stato. A passare è statala linea di cessazione immediata del rapporto proposta dal segretario cittadino del Carroccio, Giacomo Perocchio, e dal consigliere Luciano Saracino, eletto con la Lega ma ora nel gruppo misto.

Una posizione poi appoggiata dal sindaco Gian Paolo Cabella.

Da lì, la frattura insanabile con SportInNovi che ha così deciso di liquidare l’attività al termine delle scadenze naturali previste.

Un bel grattacapo per il subentrato assessore Sisti.

«Sicuramente ci saranno alcune società in grado di gestire gli impianti più o meno bene – commenta Stefano Moro, consigliere di opposizione e capitano della Novi Pallavolo – però che tutti accettino questa idea la vedo difficile, a meno che non ci sia una contropartita in termini economici per le realtà che si trovano in difficoltà. Secondo me bisognava proseguire con SportInNovi».

Luca Lovelli

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