Sernagiotto legge il suo libro con i detenuti

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Iniziativa culturale al carcere di via Prati Nuovi

VOGHERA – Giovedì 26 gennaio si è tenuta presso la Casa Circondariale di Voghera la presentazione del libro La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri (Arcana Edizioni, 2022) scritto dalla giornalista vogherese Camilla Sernagiotto. L’incontro con i detenuti del carcere è avvenuto dopo la consegna nelle scorse settimane di alcune copie del libro alla struttura, per permettere a più detenuti di leggerlo al fine di coinvolgerli maggiormente nella presentazione, oltre che per alimentare la Biblioteca carceraria. Le copie del libro di Sernagiotto (un testo che è a metà tra il saggio e il libro d’inchiesta, incentrato su alcuni misteri e delitti avvenuti all’interno del palazzo Dakota di New York, tra il massacro dell’attrice Sharon Tate e l’omicidio di John Lennon) sono state acquistate dall’autrice presso le librerie di Voghera, per promuovere il sostegno del commercio cittadino e avvicinare inoltre questi negozi alla realtà carceraria. Le stesse librerie vogheresi sono state infatti coinvolte nella donazione di alcuni romanzi al carcere.

All’incontro hanno preso parte attivamente Nicola Affronti, capogruppo consiliare del Comune di Voghera e vicepresidente del circolo culturale “Il Vogherese” (da anni impegnato personalmente in iniziative sociali e culturali presso la Casa Circondariale); Simona Panigazzi, vicepresidente Ascom Confcommercio Voghera e Marco Graziano, presidente dell’Associazione Artigiani dell’Oltrepò Lombardo.

«Sicuramente è stata un’emozione ritornare dopo la pandemia a fare iniziative alla casa circondariale che permettano di mettere insieme la città con una realtà che per la città è importante, e che occupa tante persone e che a volte viene un po’ dimenticata» – ha detto Affronti.

Un grande coinvolgimento e un’ottima risposta anche da parte della popolazione detenuta: il teatro del carcere si è riempito di lettori interessati alle tematiche trattate da Sernagiotto, dando il via a un interessante dibattito che si è protratto per oltre due ore

«Questo posto per me è molto importante. – ha detto Sernagiotto – Negli anni ho collaborato a corsi e laboratori di letteratura, scrittura creativa e quella che io definisco “letteratura emotiva”. Ogni volta che ho trascorso del tempo qui dentro, ho vissuto esperienze che mi hanno arricchita in maniera indescrivibile. Bisogna provare a entrare in questo posto e a confrontarsi con le persone che qui vivono per capire a cosa mi riferisco. Si tratta di una società nella società, un mondo nel mondo, una città che sorge nella nostra città, Voghera, che purtroppo non conosce bene questa realtà. Tutte e quattro le librerie della nostra città – la Libreria Bottazzi, la Libreria Ticinum, la Libreria del Centro e la Ubik di Voghera – hanno aderito con grande entusiasmo alla donazione di libri per la biblioteca carceraria, corredando ciascun testo di una dedica personale».

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