Nuovi fondi per smaltire l’amianto

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Il Comune di Broni pubblica un secondo bando per sostenere le spese

BRONI – Ancora fondi comunali per la rimozione dei “tetti pericolosi”. Nuovo capitolo nella lotta all’amianto che sta combattendo il Comune di Broni: in attesa di capire se si riuscirà a sbloccare una strada per ottenere da Roma (forse tramite l’Inail) i fondi per la costruzione del nuovo liceo, è stato attivato il secondo bando che mette a disposizione una somma di 185 mila euro per contributi ai privati per la rimozione delle coperture in amianto, che possono provvedere fino al 50% delle spese. Le domande per poter partecipare al bando devono essere presentate entro l’inizio del prossimo anno. La somma va ad aggiungersi ai 120 mila euro già erogati con il precedente bando, grazie al quale sono state accolte e finanziate 49 domande. Sono ammissibili (comprensive di Iva) le spese per lavori di rimozione e sostituzione di coperture pericolose, canne fumarie, tubazioni o altri manufatti contenenti cemento-amianto, ma anche i costi di trasporto e smaltimento e gli oneri per la sicurezza. I contributi comunali, a fondo perduto, possono coprire il 50% dell’esborso e comunque fino a un massimo di 5 mila euro per ogni singolo intervento. «Continua l’impegno dell’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo di una città libera dall’amianto. – ribadisce il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – Abbiamo scelto di mettere a disposizione ulteriori risorse perché siamo consapevoli delle difficoltà che le famiglie, soprattutto in questo periodo di incertezza, possono avere nell’affrontare le spese di rimozione e smaltimento dei manufatti». Le domande, da presentare compilando gli appositi moduli disponibili sul sito internet del Comune (dove è inoltre consultabile l’intero testo del bando), vanno inviate via posta elettronica certificata all’indirizzo comunebroni@pec.it, entro e non oltre le 12 di venerdì 13 gennaio 2023. «Come per la precedente misura il bando riguarda in via esclusiva gli edifici residenziali e le relative pertinenze. – specifica il vicesindaco e assessore all’Ambiente Nicola De Bernardi – Una volta raccolte le richieste dei privati, a ciascuna di esse sarà assegnato un punteggio che terrà conto dell’indice di degrado delle coperture per stilare la graduatoria finale. In altri termini, la priorità sarà assegnata alle situazioni più a rischio, così che si possa intervenire prima laddove lo stato di conservazione dei manufatti presenta profili di maggiore pericolosità. Ci auguriamo che questa opportunità venga raccolta dalle famiglie interessate».

Oliviero Maggi

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