Nel 2020 mancano all’appello 451 novesi

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In tutta Italia si registra un calo di nascite e un aumento di morti

NOVI LIGURE – Chi pensava che la pandemia non avesse avuto alcun impatto sulla popolazione è costretto a ricredersi.

Come confermato dall’Istituto Italiano di Statistica, infatti, il Covid ha portato i residenti in Italia sotto la quota dei 60 milioni, stranieri compresi, anticipando lo scenario che si pensava avremmo raggiunto solamente ad inizio 2031.

L’ultimo dato diffuso è impietoso: 59.641.488 residenti (48,7% uomini, 51,3% donne, 8,4% stranieri) il 63,8% di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Come confermato dal presidente dell’ISTAT, Gian Carlo Blangiardo, la situazione potrebbe persino peggiorare poiché i dati non tengono ancora conto delle conseguenze della seconda ondata.

«Da tempo l’Italia sta attraversando una fase di invecchiamento della popolazione dovuto ad un calo sensibile delle nascite – ha dichiarato in questi giorni – il dato rischia persino di peggiorare nei prossimi mesi, con una tendenza al ribasso che difficilmente si invertirà con il passare degli anni.

La pandemia è andata a incidere su entrambi i fattori che determinano la crescita o la decrescita della popolazione: il tasso di natalità e quello di mortalità, soprattutto attraverso un effetto negativo sulle “scelte riproduttive” degli italiani. I nuovi nati sono stati circa 410.000 nel 2020, nel 2021 dovrebbero raggiungere quota 391 mila». Anche la città di Novi Ligure non è sfuggita a questa realtà nazionale e, infatti, nel corso del 2020 ha registrato un calo della popolazione.

I residenti al 31 dicembre scorso sono 27.749, ben 451 in meno rispetto al 2019 (28.200).

Il totale della popolazione residente risulta composto da 13.275 maschi e da 14.474 femmine; i nuclei familiari sono 13.269, mentre lo scorso anno erano 13.578. I nati nel 2020 sono stati 185 (98 maschi e 87 femmine), 17 in meno rispetto all’anno precedente; i decessi, invece, sono stati 519 (243 maschi, 276 femmine), di cui 74 con Covid. Nel 2019 i decessi erano stati 418, 101 in meno rispetto al 2020. Cala leggermente la popolazione straniera che si attesta a 3.894 unità, 101 in meno rispetto al 2019 (3.995).

Ora la percentuale rispetto alla popolazione totale è del 14,03%, mentre nel 2019 era del 14,16%.

Le comunità rumena e albanese sono le più numerose, rispettivamente con 880 e 724 unità; seguono il Marocco (591), l’Ecuador (430), la Cina (191), l’Ucraina (84) e l’India (81).

Tra le curiosità, è interessante il numero degli ultracentenari registrati all’anagrafe cittadina che alla fine dell’anno scorso erano 18 (10 femmine e 8 maschi); i più anziani in assoluto sono un uomo e una donna nati entrambi nel 1918.

Vittorio Daghino

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