L’ospedale sarà ancora di “primo livello”?

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Il sindaco chiede di nuovo il Dea e la Cardiologia

TORTONA – Nel consiglio comunale di martedì 19 maggio le forze politiche di maggioranza e di opposizione hanno dato mandato al sindaco Federico Chiodi di sollecitare la Regione «per riportare al più presto, compatibilmente con l’evolversi dell’emergenza sanitaria, l’ospedale di Tortona alla piena funzionalità, ripristinando i reparti già esistenti». In questa direzione è stata avviata una serie di trattative con Regione Piemonte e Asl Alessandria. È garantita la collaborazione tra istituzioni e azienda sanitaria nella Fase 2, per cui l’o-spedale di Tortona dovrà rimanere esclusivamente dedicato al Covid fino alla fine di ogni forma di diffusione del virus. Essendo, però, scesi sotto le 30 unità i ricoveri di pazienti con Coronavirus di cui solo 4 tortonesi, si sta pensando alla possibilità di anticipare la riapertura delle sale operatorie e dei principali reparti chiusi in questi mesi, come Ortopedia, Chirurgia e Medicina, con un percorso separato da quello a disposizione delle cure per l’epidemia.

Il sindaco, inoltre, puntando sulla disponibilità che Tortona ha dimostrato in questi mesi per tutto il Piemonte, intende chiedere il ripristino del Dipartimento emergenza e accettazione (Dea di primo livello) di cui fa parte anche il Pronto soccorso e riavere la Cardiologia, entrambi chiusi negli scorsi anni. Per ora si resta in attesa delle risposte dell’Asl, che ha annunciato per la prossima settimana un piano di riaperture dei reparti. Chiodi, in aula consiliare, ha riferito anche sui dati dell’epidemia in città. «Non c’è un registro che elenchi tutte le persone decedute certamente per Covid-19: – ha detto il primo cittadino – ma dal 23 febbraio al 30 aprile i decessi sono stati 187 (di cui 24 sicuramente per il virus); nello stesso periodo del 2019 erano 58. Il numero dei tortonesi risultati positivi dopo il tampone è stato 375, pari all’1,37% dei residenti. Nelle tre case di riposo della città i morti sono stati 20, di cui 7 nella struttura gestita dal Comune». Ha poi relazionato sull’operato del “Comitato per l’Ospedale”, che ha raccolto 1 milione e 230.000 euro e acquistato materiali e strumenti con il vincolo che siano usati esclusivamente nel nosocomio tortonese e ha illustrato le misure adottate per il sostegno all’economia.

«Credo che la città abbia fatto tutto il possibile, e anche di più, per superare il momento difficile – ha concluso il sindaco – ed è stato incredibile il lavoro svolto dagli uffici comunali, dal volontariato e dalla comunità che si è mostrata forte, unita, solidale e rispettosa delle regole».

Stefano Brocchetti

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