La Messa all’ex Ilva per tutti i caduti sul lavoro

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Mons. Guido Marini lunedì scorso ha celebrato nello stabilimento di Novi Ligure

NOVI LIGURE – Lunedì scorso, all’ex Ilva, il vescovo Mons. Guido Marini ha celebrato la S. Messa in suffragio di quanti sono morti svolgendo il proprio lavoro.

Hanno partecipato una rappresentanza di operai, impiegati e dirigenti della fabbrica novese.

Tra loro, anche l’amministratore delegato Lucia Morselli insieme a Orlando Rotondi e Gennaro Papallo, dirigenti dello stabilimento cittadino, e Massimo Pagliaro, direttore nella vicina Genova.

La celebrazione si è svolta nell’area mensa, proprio come in occasione della visita effettuata nello scorso mese di maggio nel periodo pasquale. Come allora, al termine, il vescovo ha riservato un saluto personale ai presenti. Hanno concelebrato con lui don Massimo Bianchi, parroco dell’Unità pastorale “S. Madre Teresa di Calcutta” di Novi Ligure, e don Costantino Marostegan, parroco di Pozzolo Formigaro. È stata Lucia Morselli a leggere la prima lettura, poi nell’omelia il vescovo ha commentato il passo del vangelo di Marco (10, 46-52) che racconta del cieco nato di Gerico, il quale sentendo Gesù passare, si mette a urlare chiedendo di riavere la vista.

Gesù esaudisce il suo desiderio e lui si mette a glorificare Dio con le altre persone presenti.

«Come in tutte le pagine del Vangelo dobbiamo stare attenti. Non bisogna ascoltarla come se fosse qualcosa che è stato, ma come qualcosa che parla di noi. – ha sottolineato il vescovo – Penso che almeno qualcuno dei presenti abbiamo letto o visto nella traduzione cinematografica Il Signore degli Anelli. In questo celebre testo c’è Gollum, un personaggio particolare viene salvato dal giovane Frodo, che diventa il suo padrone.

Nella storia, Frodo è sempre insieme a lui e si mette al suo servizio. L’aspetto particolare è che Gollum ha una doppia personalità.

Ogni tanto, emerge la parte cattiva che gli suggerisce di non fidarsi del suo padrone. C’è però pure un’altra voce che si fa sentire, che lo fa diventare migliore.

Sono due voci comprensenti. Tutti noi siamo come Gollum. Dentro di noi, risuona una doppia voce. Una che dice di lasciar perdere il Signore, perché lui è lontano e distante dai tuoi problemi. Dall’altra parte, ce n’è però un’altra che dice l’opposto.

Quando il cielo di Dio tocca la nostra vita, rende più bella la terra che calpestiamo con i nostri passi.

Dove c’è Dio, tutto diventa migliore. Anche sul luogo di lavoro».

Al termine, i dirigenti e le autorità presenti si sono spostati all’esterno per rendere omaggio ai caduti sul lavoro, ricordati con una lapide posta sul muro esterno di un edificio. È bello ricordare i caduti che hanno lavorato qui ed è bello farlo con la preghiera – ha ricordato Marini prima di recitare l’Eterno Riposo – perché noi, quando preghiamo per i defunti, facciamo un atto di fede. Speriamo che la nostra preghiera aiuti loro a raggiungere la pienezza della vita in Dio».

Luca Lovelli

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