Il “Marenco” avrà la sua stagione

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Il sindaco interviene sul futuro del teatro e rassicura sulla volontà di risolvere i problemi

NOVI LIGURE – Sono ancora tanti i nodi da sciogliere sull’effettiva partenza della stagione teatrale del “Marenco”. Il gioiello artistico da poco riaperto, dopo oltre 70 anni di inattività, non ha per il momento una programmazione ufficiale, nonostante una bozza sia stata definita. Le ragioni sono di natura economica. La sensazione è che sia in corso un rimpallo di richieste tra Comune e Fondazione “Marenco”, con quest’ultima in attesa di risposte da parte dell’ente circa il suo possibile contributo finanziario sull’avvio del calendario. Sebbene dalla Fondazione non filtrino al momento dichiarazioni ufficiali, il pessimismo sullo sviluppo della situazione appare evidente.

Uno scenario che stride con l’imponente inaugurazione dello scorso 6 novembre, cui avevano fatto seguito altre due serate di musica e balletto e il taglio del nastro dell’esposizione marionettistica della compagnia Pallavicini.

Appuntamenti ai quali per ora non sembra possibile dare continuità.

«Per il futuro è in corso una riflessione sulle strategie più idonee per garantire la coesistenza di alta qualità dell’offerta ed equilibrio di bilancio, al quale, nell’interesse pubblico, non vogliamo in alcun modo derogare. – ha commentato il sindaco Gian Paolo Cabella – Ci vogliono tempo e pazienza, ma ciò non significa che il teatro chiuderà, come vorrebbe chi non sopporta il fatto che sia stata un’amministrazione di centrodestra ad averlo inaugurato. Il “Marenco” avrà la sua stagione, insieme al teatro “Giacometti”, che riaprirà al pubblico, rinnovato e rimesso a posto, a metà marzo, ma la proposta artistica dovrà essere graduale e compatibile con le risorse a disposizione». Altro punto da chiarire è quello relativo al collaudo completo della struttura. Fino a questo momento, il via libera per lo svolgimento degli eventi con il pubblico è stato parziale. Per avere il nulla osta senza riserve servirà sistemare il loggione, finora rimasto chiuso, che potrebbe contenere fino a 100 persone in piedi. Situazioni di stallo sulle quali rimane vigile l’opposizione. «Prendiamo atto del fatto che al momento non ci siano nuovi stanziamenti. – ha detto Simone Tedeschi, capogruppo dei Democratici per Novi – La speranza è che nel prossimo bilancio si possa inserire qualcosa, ma pare che su questo siamo ancora indietro. Abbiamo fiducia nel lavoro della Fondazione e ci auguriamo che il Comune chiarisca la sua posizione il prima possibile.

Bisogna ragionare su una stagione capace di coinvolgere tutta la città senza logiche di parte».

Luca Lovelli

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