Il “Giardino della memoria” per onorare 4 benefattori

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Inaugurato domenica 28 maggio a Sale

SALE – Sono dedicate a mons. Secondo Damilano, arciprete dal 1943 nella parrocchia di San Giovanni, al maestro di musica Remo Mandirola che ha donato la sua casa di via Mameli alla parrocchia, al sindaco Alessandro Molinari al quale è dedicata la biblioteca che si affaccia sul giardino, al tipografo Carlo Valentino Suardi, che, con l’amico Saliseo Rivabella, ha lasciato alla comunità i fascicoli di “Sale nella storia e nell’arte” le targhe svelate e benedette dal parroco don Nicola Ferretti in occasione dell’inaugurazione del “Giardino della memoria”, domenica 28 maggio.

«Da tempo l’Aic, Associazione Impegno Culturale Onlus, intendeva ricordare alcuni salesi che tanto hanno fatto per il paese – ha spiegato la presidente Annabona Cavalli – una “Ruota d’argento” a chi non c’è più, ma che ha lasciato una traccia nel lavoro, nel volontariato, nella vita sociale, religiosa, culturale. Ora siamo arrivati a questa prima tappa e altre targhe seguiranno nel tempo, perché resti memoria alle future generazioni». Il progetto era stato avviato dal presidente Pietro Baldi, scomparso lo scorso settembre e dal direttivo Aic. Il giardino è stato rimesso a nuovo dall’Amministrazione comunale e in questo modo anche la targa, fatta apporre da un concittadino a ricordo di Gian Pio (Giannino) Ghislieri, professore e musicista, ha il dovuto risalto. L’Aic ha provveduto a collocare le fioriere e a far pulire le lapidi marmoree che ricordano don Prospero Stramesi, autore del Compilamento della storia patria dell’insigne borgo di Sale. Presenti, oltre al sindaco Rina Arzani, al suo vice Enrico Canobbio e ad alcuni assessori, un nutrito gruppo di ragazzi dell’oratorio accompagnati dalla loro educatrice. Annafausta Chiesa e Daniela Sicbaldi hanno letto un breve profilo delle quattro personalità, tratto da: La storia siamo anche noi – Un po’ di Sale nel ’900, pubblicato da Aic.

Alessandra Dellacà

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