Il “Barocco Sacro” nei luoghi diocesani

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Cinque video realizzati dall’Ufficio Beni Culturali per raccontare le nostre ricchezze artistiche

TORTONA – Il progetto dedicato al “Barocco Sacro” nella diocesi di Tortona, promosso dall’Ufficio Beni Culturali, nasce all’interno dei piani di valorizzazione interdiocesani, coordinati dalla Consulta Ecclesiastica del Piemonte e della Valle d’Aosta, insieme alla Regione Piemonte ed è stato realizzato grazie al contributo stanziato dalla Cei con i fondi provenienti dall’8×1000.

L’obiettivo iniziale era una mostra dedicata al Barocco negli spazi del Museo Diocesano di Tortona, co-involgendo i diversi istituti culturali (Museo, Archivio, Biblioteca). Contemporaneamente dal Museo avrebbe dovuto avere origine un percorso tematico sul territorio diocesano, le cui tappe sarebbero state alcune chiese dei secoli XVII e XVIII, aperte grazie ai volontari delle associazioni culturali che da anni collaborano alla valorizzazione del patrimonio culturale diocesano. L’emergenza sanitaria non ha permesso di rispettare l’idea iniziale, ma la volontà di non far venir meno la funzione del Museo come promotore di cultura e luogo di incontro della comunità, ha portato a ripensare il progetto in forma digitale. E così, grazie alla collaborazione della Radio diocesana e al lavoro del giovane regista Davide Novello, che fa parte dell’associazione locale di volontari per i beni culturali (SIPBC), sono stati realizzati cinque video che raccontano, in pillole, il “Barocco Sacro” in diocesi, con l’intento di mostrare al pubblico dettagli particolari delle chiese e incoraggiarlo ad andarli a scoprire di persona.

Il primo video è stato realizzato nel Polo Culturale Diocesano, dove a ottobre è stata allestita una piccola esposizione di documenti cronologicamente inseribili nel periodo preso in esame.

In particolare, si è voluto raccontare con carte d’archivio, testi antichi e oggetti d’arte, la storia di due vescovi milanesi che in quegli anni occuparono la cattedra di san Marziano, Mons. Paolo Arese e Mons. Carlo Settala. A narrare tale periodo storico è stato don Maurizio Ceriani, direttore della Scuola Diocesana di Teologia.

Gli altri quattro video sono stati girati sul territorio, scegliendo alcuni significativi edifici che rappresentano l’ideale architettonico dei secoli XVII e XVIII: la chiesa di san Giacomo e l’oratorio di san Rocco a Tortona, la Collegiata di sant’Andrea a Novi Ligure (nella foto l’interno) e la Basilica di san Pietro a Broni. Dalla collaborazione con i parroci nascono brevi racconti, che interessano anche gli aspetti di devozione propri delle differenti realtà. Santi pellegrini come san Contardo a Broni, san Rocco e san Giacomo, titolari del-le omonime chiese a Tortona o simulacri come quella della Madonna Lagrimosa a Novi Ligure, ancora oggi, dopo tanti secoli, sono i depositari di forti legami e sentimenti di fede nelle rispettive comunità. In attesa di aprire nuovamente le porte del Museo Diocesano e proporre visite guidate dai volontari del progetto “Chiese Aperte” nei luoghi del Barocco, da domenica 13 dicembre e nelle 4 domeniche seguenti, fino al 10 gennaio, saranno online i cinque video sui social del Polo Culturale Diocesano, sul sito del Museo (muditortona.net) e di Radio PNR (radiopnr.it).

Michela Ricco

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