I grani antichi su Rete 4

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Patrizio Roversi ha incontrato Giorgio Bertelegni di “Gra.Di.T.O.”

TORRAZZA COSTE – Nel corso del suo “Slow tour padano” (in onda su Rete 4 ogni sabato alle 15.45) il noto giornalista Patrizio Roversi ha visitato nelle scorse settimane il mulino dell’associazione “Gra.Di.T.O.”, che si occupa di valorizzare la produzione di gra-ni di tradizione dell’Oltrepò pavese.

A presentare al pubblico televisivo le attività è stato il presidente Giorgio Bertelegni, il quale ha spiegato che l’obiettivo del sodalizio è di dare vita a una filiera completa, dove «gli agricoltori producono, macinano, stoccano e infine consegnano la farina» agli acquirenti.

L’associazione “Gra.Di.T.O.” ha da poco spento quattro candeline ed è nata dal desiderio di un gruppo di agricoltori oltrepadani di riscoprire le vecchie varietà di grano che negli ultimi decenni erano cadute in disuso, in seguito all’evoluzione dei mercati e alla ricerca di varietà più produttive. Si tratta dei grani “antichi” o, più precisamente, “di tradizione”. La loro scomparsa era avvenuta a partire dagli anni ’50 del secolo scorso con la cosiddetta “rivoluzione verde” che, in seguito all’evoluzione tecnologica, aveva consentito a nuove varietà di soppiantare quelle coltivate in precedenza, e che nel nostro Pa-ese erano davvero varie e peculiari di tanti territori, dal Nord al Sud, passando per le isole. Oggi si tende a riscoprire queste cultivar in quanto le loro farine, seppur più difficili da lavorare e inadatte a un contesto industriale, si sono rivelate molto più nutrienti, dotate di caratteristiche organolettiche eccellenti e adatte anche a quanti sono affetti da un’intolleranza al glutine di non severa entità. Gli agricoltori affiliati all’associazione “Gr.A.Di.T.O..” sposano la filosofia di un’a-gricoltura sostenibile, biologica.

«La semina avviene su un terreno appena dissodato. – ci spiega Bertelegni – In ogni campo vengono miscelate sette o otto diverse varietà di grano. Le principali sono Gentil rosso, Frassineto, Verna, Andriolo. La zona di produzione comprende attualmente i comuni di Rocca Susella, Fortunago, Montesegale, Borgoratto Mormorolo e Torrazza Coste per un totale di circa 20/25 ettari, a seconda delle rotazioni annuali. Siamo undici produttori, speriamo di allargarci».

L’approdo televisivo è giunto grazie a un contatto casuale avvenuto durante il lockdown dello scorso anno con la giornalista Cinzia Montagna che collabora con Roversi.

Pier Luigi Feltri

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