CORONAVIRUS – Aggiornamento del 30 marzo

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Riportiamo qui di seguito i dati di oggi relativi all’emergenza in corso (dati della Protezione Civile, aggiornati alle 17).

  • Provincia di Pavia:  101.739 contagiati (+62)
  • Provincia di Alessandria: 1.28 (+21)*.

Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia è pari a 42.161(+1.154) in Lombardia. Attualmente, esclusi i guariti e i deceduti, sono 25.392 (ieri erano 25.006).

In Piemonte gli infettati sono stati finora 8.845.*

Oggi i deceduti in Lombardia sono 458. Il totale raggiunge quota 6.818.

Sono 61 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: uno nell’Alessandrino. Il totale è ora di 795 deceduti risultati positivi al virus, di cui 156 ad Alessandria.

L’Unità di Crisi comunica anche che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, 13 in più rispetto a ieri. Sono sempre 5, finora, i pazienti guariti nell’Alessandrino.

*dati forniti da Regione Piemonte – aggiornamento delle 19.30

I dati a livello nazionale

  • Attualmente positivi:    75.528 (+1648)
  • Guariti:     14.620 (+1590)
  • Deceduti:     11.591 (+812)
  • Totale positivi:    101.739 (+4050)

La Lombardia valuta i test

“Una task force di esperti della Lombardia ha avviato una valutazione scientifica su più di 100 diverse tipologie di test commerciali per la determinazione degli anticorpi che si sviluppano a seguito dell’infezione da coronavirus, al fine di estendere le possibilità di screening su ampi strati della popolazione”. Lo riferiscono il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera.
“Si tratta di un primo passo – aggiungono Fontana e Gallera – volto all’identificazione delle proposte diagnostiche che diano le migliori garanzie di specificità, sensibilità, semplicità d’uso ed alta velocità e capacità di essere processati. La Lombardia metterà a disposizione i risultati di questa analisi in ambito nazionale ed internazionale”.
“La ricerca scientifica procederà di pari passo all’immane sforzo che stiamo compiendo per l’assistenza ospedaliera e domiciliare – concludono Fontana e Gallera – al fine di poter disporre di strumenti diagnostici ad ampio raggio e per rilasciare alla comunità internazionale il maggior numero possibile di informazioni, per il presente e per il futuro, utili a debellare questo nemico invisibile”.

Fontana questa mattina ha partecipato alla benedizione del nuovo ospedale della Fiera di Milano, officiata dall’arcivescovo Mario Delpini. “Con lui ho incontrato tutti i lavoratori che in questi giorni hanno contribuito, giorno e notte, alla nascita di questa struttura”, ha detto Fontana.

Aperto l’ospedale di Verduno

Con l’arrivo dei primi venti pazienti ha iniziato la sua attività il nuovo ospedale di Verduno, che la Regione Piemonte ha completato con qualche settimana d’anticipo per far fronte all’emergenza Coronavirus. “Mettiamo questa struttura a disposizione di tutto il Piemonte per garantire che tutti verranno curati – afferma il presidente Alberto Cirio – Accoglierà i pazienti che, superata la fase acuta, hanno necessità di continuare ad essere assistiti”.

Regione Piemonte e CSI hanno realizzato una piattaforma digitale con dati aggiornati in tempo reale su tutti i pazienti con Coronavirus presi in carico dalle strutture sanitarie, in quarantena o isolamento, nonché sulla situazione negli ospedali, da oggi a disposizione delle forze dell’ordine, dei sindaci e degli operatori sanitari. “Sarà aggiornata in tempo reale e siamo i primi in Italia a realizzarla”, ha dichiarato l’assessore Luigi Icardi.

Il picco fra 7/10 giorni

“In queste ore, in cui viviamo un’altalena di speranza ed estrema lucidità per restare fedeli ai dati epidemiologici sull’andamento della diffusione del Coronavirus la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare. Questo vuol dire che, con i numeri a disposizione e le elaborazioni di virologi ed epidemiologi, possiamo aspettarci il raggiungimento del picco nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, la diminuzione del contagio”.

Lo scrive il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri, sul Blog delle Stelle.

“Perché è importante parlare del raggiungimento del picco: perché i dati ci mostrano che i nuovi casi hanno smesso di crescere e i numeri dei positivi che vediamo, comunque elevati, sono da mettere in relazione al maggior numero di test fatti in questi giorni. L’aumento del numero dei tamponi, per usare una parola che tutti conosciamo e che rimarrà nella nostra memoria, rappresenta la direzione giusta da seguire”.

Già operativi i trasferimenti ai comuni

Il ministero dell’Interno ha provveduto all’emissione dei mandati di pagamento a favore dei comuni beneficiari dei 4,3 miliardi di euro del Fondo di solidarietà comunale 2020 e dei 400 milioni di euro da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare.

In particolare, una task force del Dipartimento Affari interni e territoriali – coordinata dalla direzione centrale della Finanza locale – ha provveduto, contestualmente alla pubblicazione, nella GU del 29 marzo 2020,  del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2020 -“Criteri  di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020” – all’emissione dei mandati di pagamento a favore dei 6.579 comuni delle regioni a Statuto ordinario, della Sicilia e della Sardegna per risorse pari a 4.291.361.883,26 euro.

In esecuzione dell’ordinanza di Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020 – “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” – si è provveduto anche all’emissione dei mandati di pagamento a favore dei comuni di tutte le Regioni, sia a Statuto ordinario che a Statuto speciale, per fronteggiare l’emergenza alimentare.

Il riparto dei fondi comune per comune

Clicca qui sotto per leggere la quota spettante ad ogni comune:

Papa Francesco ha ricevuto Conte

Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Ne dà notizia la Sala Stampa della Santa Sede.

Altri 3 milioni dalla CEI

Prosegue l’opera di sostegno alle strutture ospedaliere, molte delle quali stanno radicalmente modificando la propria organizzazione interna per rispondere all’emergenza sanitaria. La Conferenza episcopale italiana mette infatti a disposizione altri 3 milioni di euro – provenienti dai fondi dell’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica – a beneficio della Fondazione Policlinico Gemelli, dell’Ospedale Villa Salus di Mestre, dell’Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA). Per sostenere le strutture sanitarie è aperta anche una raccolta fondi, che sarà puntualmente rendicontata, al conto corrente bancario: IBAN: IT 11 A 02008 09431 00000 1646515; intestato a: CEI; causale: SOSTEGNO SANITÀ

La BCE apre ai Coronabond

(ANSA) – Dalla Bce arriva un sostegno ai Coronabond ma l’Europa resta divisa sul dossier. Con Berlino che ribadisce che per sostenere gli Stati in questo momento si debba ricorrere al Mes. Intanto il 7 aprile si riunirà l’Eurogruppo per discutere delle proposte per combattere l’impatto economico del Coronavirus. E sul tavolo ci saranno tutte le opzioni discusse in queste giorni su tavoli formali e non, dal Mes ai Coronabond.
“Se capovolgiamo la discussione da Mes e Coronabond sugli obiettivi e come finanziarli sono positivo che la strada per trovare un’intesa si può trovare”: dice il commissario Paolo Gentiloni alla trasmissione Circo Massimo. Per Gentiloni la divisione in Ue può “essere superata se partiamo dagli obiettivi comuni che dobbiamo finanziare”.
L’emissione di bond “genericamente per mutualizzare il debito non verrà mai accettata”, quindi bisogna finalizzarla ad una “missione”, che può essere quella di finanziare gli obiettivi comuni come “affrontare l’emergenza sanitaria”, creare “un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione e un piano per il sostegno alle imprese”.
“Fare da soli non possiamo permettercelo, così come nessuno Paese può. Paesi più forti e più deboli sono accomunati dal fatto che il livello di integrazione ha dato una dimensione delle garanzie ma anche una capacità di export al nostro sistema di imprese che nessuno può permettersi di perdere”: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni nella trasmissione radiofonica Circo Massimo, rispondendo alla domanda se l’Italia possa affrontare da sola la crisi. “Penso che di quello che fa l’Italia dobbiamo essere orgogliosi. Non ci dimentichiamo che siamo stati costretti a fare da apripista non solo in campo sanitario ma economico e che abbiamo preso decisioni poi seguite dalla maggioranza degli Stati occidentali. Abbiamo reagito in modo esemplare”, ha detto Gentiloni.
“Sono a favore dei coronabond.” Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, alla radio spagnola Cope, sottolineando che “si tratta di una pandemia che avrà ripercussioni su tutti”. Il vicepresidente della Bce ha quindi spiegato che questa crisi, innescata dal coronavirus, “è completamente diversa da quelle del 2008-2009-2010”.

Orban si prende pieni poteri

Il Parlamento ungherese ha votato i pieni poteri per il premier Viktor Orban per combattere il coronavirus.
Nei termini della legge, Orban, senza limitazione di tempo, può governare sulla base di decreti, chiudere il Parlamento, cambiare o sospendere leggi esistenti e ha la facoltà di bloccare le elezioni. Spetta a lui determinare quando finirà lo stato di emergenza. Inoltre, chi diramerà “false notizie” rischierà da 1 a 5 anni di carcere.
La legge è passata con 138 voti favorevoli contro 53 contrari. Hanno votato a favore i deputati di Fidesz ed alcuni dell’estrema destra. L’opposizione ha cercato di far inserire nel testo una limitazione temporale di 90 giorni, garantendo in cambio il suo appoggio, ma Orban ha rifiutato.
“Oggi inizia la dittatura senza maschera di Orban”. Lo ha detto il leader dei socialisti ungheresi Bertalan Toth, commentando la legge approvata dal parlamento ungherese che conferisce a tempo illimitato i pieni poteri al premier Viktor Orban per combattere il coronavirus. Anche il presidente del partito nazionalista Jobbik ha parlato di “colpo di Stato”. “L’opposizione sta dalla parte del virus”. Con questa inedita affermazione il premier ungherese ha replicato alle accuse.

Lentamente, ma inesorabilmente, anche l’Africa sta cadendo in pieno nell’emergenza coronavirus. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità bisogna agire subito e bene per evitare che anche il continente africano subisca un’esplosione di contagi, che qui potrebbe avere conseguenze più gravi degli altri Paesi dove l’infezione sta facendo il suo corso. L’organismo dell’Onu parla di evoluzione drammatica del Covid-19 in Africa, con 39 Paesi già coinvolti e circa 300 nuovi casi al giorno. Attualmente sono 3 mila gli infettati dal virus, ma la situazione potrebbe presto trasformarsi in un nuovo dramma per l’Africa, da tempo teatro di altre disastrose epidemie come quella di ebola, di colera, di febbre dengue, di malaria, e dove le strutture sanitarie appaiono impreparate a far fronte alla nuova emergenza, sia per la scarsità dei mezzi e dei materiali, sia spesso addirittura per l’inesistenza di ospedali, ambulatori e centri di cura specializzati. La conferma viene da Simone Garroni, direttore generale della fondazione “Azione contro la fame Italia”.

Salvare l’Africa dal Covid-19

(Vatican News) – Lentamente, ma inesorabilmente, anche l’Africa sta cadendo in pieno nell’emergenza coronavirus. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità bisogna agire subito e bene per evitare che anche il continente africano subisca un’esplosione di contagi, che qui potrebbe avere conseguenze più gravi degli altri Paesi dove l’infezione sta facendo il suo corso. L’organismo dell’Onu parla di evoluzione drammatica del Covid-19 in Africa, con 39 Paesi già coinvolti e circa 300 nuovi casi al giorno. Attualmente sono 3 mila gli infettati dal virus, ma la situazione potrebbe presto trasformarsi in un nuovo dramma per l’Africa, da tempo teatro di altre disastrose epidemie come quella di ebola, di colera, di febbre dengue, di malaria, e dove le strutture sanitarie appaiono impreparate a far fronte alla nuova emergenza, sia per la scarsità dei mezzi e dei materiali, sia spesso addirittura per l’inesistenza di ospedali, ambulatori e centri di cura specializzati. La conferma viene da Simone Garroni, direttore generale della fondazione “Azione contro la fame Italia”. Un piano internazionale per fronteggiare l’imminente propagarsi della pandemia di coronavirus in Africa è necessario e urgente, afferma Simone Garroni.

Notizie dai nostri territori: Tortonese

Il primo cittadino di Tortona, Federico Chiodi, ha diffuso il bollettino odierno. “Sono 100 persone ricoverate nell’ospedale di Tortona, di cui 44 i residenti. Sono gli stessi dati di ieri, possiamo affermare che la situazione è stabile”.
Il sindaco fa inoltre sapere di “un’iniziativa della Croce Rossa che avrà luogo il 4 aprile: nel cortile del comune ci sarà una autoemoteca, a dispozione di chiunque volesse donare il sangue”.
Per quanto riguarda gli abbonamenti ai parcheggi a pagamento in scadenza, Chiodi ha reso noto che “il concessionario ICA ha deciso di progrogare gli abbonamenti attualmente in essere fino al 6 aprile”
Un aggiornamento anche sulle donazioni al Comitato per l’ospedale cittadino: “Siamo arrivati a una cifra di 1.156.000 euro. Sono già stati spesi 113mila euro per apparecchiature e DPI per il personale medico”.

Ieri sera è stato trasmesso dal TG2 un servizio sulla dottoressa Cristina Ratto, medico di Rianimazione dell’ospedale di Tortona. La dottoressa ha raccontato la sua giornata tipo in questo periodo difficile. Un servizio molto toccante, che è possibile rivedere cliccando qui.

Notizie dai nostri territori: Novese

È intervenuto anche oggi il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella:
“Il Comune di Novi sta organizzando una nuova iniziativa per venire incontro ai cittadini in difficoltà. Si tratta di “Negozio Amico, non si spreca ma si aiuta!” ed è rivolta alla problematica dello spreco alimentare che in questo periodo interessa gli esercizi commerciali. Basandosi su un elenco di attività che comunicheranno la loro adesione, si potrà avere la possibilità di reperire prodotti alimentari in scadenza o freschi di giornata quali latte, pane, frutta, verdura, offerti direttamente dai gestori.Ulteriori dettagli sul sito del Comune http://www.comune.noviligure.al.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=13214
Cabella ha anche aggiornato i novesi circa la situazione dei contagi in città:
“Oggi non sono stati aggiunti al nostro elenco altri cittadini riscontrati positivi al contagio, che restano pertanto in numero di 34. Dalle comunicazioni della Regione Piemonte apprendiamo che nella nostra Provincia il totale dei positivi riscontrati è rimasto di 1266. Inoltre il Dipartimento di prevenzione ci comunica che sono stati aggiunti altri 5 soggetti tra i sottoposti a quarantena al proprio domicilio in città. Le notizie sono in parte positive, ma non abbastanza da indurci a facili ottimismi”.

È stato diffuso un comunicato anche dal sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone. “Il numero di cittadini segnalato alla data odierna è di 5. Ricordo che trattasi di persone sottoposte a provvedimento di isolamento domiciliare fiduciario con scadenza dello stesso”.
In queste ore il Comune di Serravalle Scrivia ha ricevuto la prima fornitura di mascherine chirurgiche pervenute nell’ambito del “Piano mascherine”: al Comune di Serravalle sono state consegnate  100 mascherine. “Preso atto del numero assai limitato di dispositivi di protezione individuale pervenuti”, il Sindaco ha ritenuto di “mettere a disposizione le mascherine pervenute dei volontari operanti nel sistema di protezione civile e delle forze dell’ordine”.
“Non appena arriveranno nuove forniture di mascherine al Comune”, precisa ancora Carbone, “queste verranno impiegate senza ritardo secondo le ulteriori esigenze della comunità”.

Notizie dai nostri territori: Oltrepò

Era nell’aria da qualche giorno, ora arriva la conferma ufficiale da parte di Carlo Barbieri: la Sensia 2020 non si farà.
Così il sindaco: “Con grande dispiacere, ma conscio di aver agito per la tutela dei cittadini, ho firmato la sospensione della Sensia 2020. Tenuto conto che l’organizzazione della 638a Fiera dell’Ascensione comporta la gestione di circa 350 commercianti su aree pubbliche, 50 operatori dello spettacolo viaggiante da parte degli uffici comunali oltre a 50 espositori collocati nelle tensostrutture installate nel cortile nord dell’ex caserma, si tratta di una decisione necessaria perché la macchina organizzativa sarebbe dovuta partire i primi di aprile. Quando la situazione si normalizzerà ragioneremo su un grande evento che possa coinvolgere tutti i vogheresi, ma ora è tempo di rispettare le regole, stare in casa come le disposizioni impongono in attesa di potersi riabbracciare ancora”.

Il Pronto Soccorso di Varzi ritorna ad essere aperto 24/24h. Lo annuncia il sindaco Giovanni Palli. “Da questa sera il pronto soccorso ritorna su orari normali: non c’è più la chiusura dalle ore 20 come dallo scorso 24 marzo a causa dei numerosi operatori medico-sanitari in malattia. Ringrazio la Direzione Generale dell’ASST di Pavia, che si è subito attivata, come promesso nel corso del colloquio telefonico avuto nei giorni scorsi”
Da Palli anche un aggiornamento sul numero di contagiati: “Dall’inizio dall’emergenza ad oggi i positivi al Covid19 nel comune di Varzi sono 22”.

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