Consiglio di amministrazione della Fondazione “Mons.

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La riunione si è svolta in Curia martedì scorso

TORTONA – Nel pomeriggio di martedì 26 aprile, nel salone della Curia, si è svolto il Consiglio di amministrazione della Fondazione “Monsignor Igino Bandi”, editrice del settimanale Il Popolo. Il consiglio dell’ente, che porta il nome del vescovo fondatore del giornale ed è costituito dal presidente Cesare Raviolo, dal vice don Paolo Padrini, dai consiglieri Giorgio Bailo, Piero Ponte e Elena Torti, dal revisore legale Pietro Ratti, dal tesoriere Carlo Lupi e dal segretario Marco Rezzani, è stato convocato per l’approvazione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2021. I lavori si sono svolti in un clima di collaborazione e condivisione. Quella di martedì è stata la prima riunione della Fondazione alla presenza di Mons. Guido Marini. Nell’aprire il consiglio, dopo la preghiera iniziale, il vescovo ha ringraziato i membri del CdA, il direttore del giornale Matteo Co- lombo e i componenti della redazione per il lavoro svolto con passione e professionalità di settimana in settimana: «Dal mio arrivo in diocesi, pian piano ho avuto modo di conoscere il settimanale, ad iniziare dalla redazione e sotto questo punto di vista mi è stato e mi è di grande aiuto l’incontro settimanale che abbiamo, occasione di verifica, di scambio di idee e di progetti». «Mi sembra – ha continuato Mons. Marini – che Il Popolo sia un settimanale ben fatto, prezioso per la vita della nostra Diocesi, con molte potenzialità. La prima esigenza è quella di promuovere il giornale soprattutto nelle nostre realtà ecclesiali, anche attraverso un maggiore coinvolgimento dei sacerdoti. Il mio augurio è che, di concerto con la Fondazione, il settimanale possa trovare una diffusione più capillare, anche grazie all’elaborazione di nuove strategie per percorrere questa strada».

Ha poi preso la parola il presidente Cesare Raviolo che ha ringraziato il presule, ha descritto il cammino fin qui compiuto dalla Fondazione e ha ricordato il prezioso ruolo svolto dal Popolo nel contribuire alla crescita del bene comune.

È seguita l’analisi del bilancio e una proficua discussione in cui sono emersi molti spunti per il lavoro futuro.

In conclusione il vescovo Guido ha detto: «Questi incontri sono un momento importante di confronto, condivisione, di scambio di idee, tutte formano uno spunto per ragionare e riflettere sul ruolo che Il Popolo è chiamato a svolgere.

Dobbiamo essere contenti per il nostro giornale e fiduciosi per il suo futuro».

«Desidero – ha concluso – favorirlo, sostenerlo, perché penso che sia un mezzo molto importante per la nostra Diocesi. Stiamo vivendo il Sinodo e credo che Il Popolo sia uno strumento di unità e comunione che va nella direzione di una Chiesa chiamata a dialogare e a lavorare insieme».

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