Comunità energetica: c’è il sì delle logistiche

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Continua il progetto innovativo proposto dal Comune di Broni

BRONI – Le logistiche aderiranno al progetto di Comunità energetica rinnovabile che sta portando avanti il Comune di Broni. Ad annunciarlo è il sindaco Antonio Riviezzi al termine dei tre incontri pubblici, con cittadini e imprese, che l’Amministrazione comunale e il consulente che si sta occupando del progetto, hanno organizzato nelle scorse settimane per illustrare l’iniziativa e raccogliere le prime adesioni. La scadenza per presentare le manifestazioni di interesse a partecipare come produttore di energia (chi ha già installato un impianto fotovoltaico o è intenzionato a farlo) o come consumatore è venerdì 31 marzo: le adesioni serviranno al Comune per predisporre il progetto che sarà candidato a un bando di finanziamento regionale che scadrà il prossimo 30 aprile. Intanto, il Comune ha incassato il sì delle aziende che si occupano del parco logistiche di Cascina Monache, a ridosso del casello autostradale della A21.

«Le logistiche sono disponibili a sottoscrivere un accordo per cedere una parte dell’energia prodotta dai loro impianti alla comunità energetica. – spiega il primo cittadino di Broni – Si tratta di un adesione molto importante che consente alle logistiche di partecipare a un’iniziativa che riteniamo fondamentale per tutto il territorio». Se dovesse ottenere subito il contributo, la Comunità energetica di Broni potrebbe nascere nel giro di 6-7 mesi: il nuovo soggetto dovrà nominare un coordinatore e darsi uno statuto che dovrà disciplinare, ad esempio, la ripartizione dei ricavi della vendita dell’energia in più (il 70% deve essere necessariamente destinata all’autoconsumo), magari per privilegiare i produttori di energia o i consumatori in difficoltà economiche. Intanto, anche i Comuni vicini si stanno interessando al progetto di Broni, visto che la Comunità energetica non ha confini territoriali, ma vi possono aderire tutti i soggetti collegati alla stessa cabina primaria di energia elettrica, l’importante è che non si superi la potenza di 1 Megawatt; in questo caso si potrebbe costituire una seconda Comunità: «Alcuni colleghi sindaci mi stanno contattando per chiedere informazioni. – conclude Riviezzi – Per il momento ci concentreremo sulla creazione della Comunità energetica sul territorio di Broni, che sarebbe una delle prime in provincia di Pavia, ma non è escluso in futuro di poter allargare anche ad altri Comuni vicini il progetto». Per informazioni e chiarimenti è possibile scrivere una mail (bronicer1@comune.broni.pv.it).

Oliviero Maggi

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