Capitolo finale per l’ex Acerbi

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La chiusura è imminente. Si cerca di ottenere gli ammortizzatori sociali per i lavoratori

CASTELNUOVO SCRIVIA – La strada verso la chiusura dello stabilimento Menci è segnata: il gruppo di Castiglion Fiorentino, durante un nuovo incontro con Confindustria Arezzo, le organizzazioni sindacali provinciali alessandrine di Fiom Cgil e Uilm Uil e la rsu interna, ha fissato le modalità per accordarsi sugli ammortizzatori sociali e sugli eventuali in-centivi all’esodo per i 43 dipendenti dello stabilimento castelnovese.

La storica fabbrica ex Acerbi, leader nella produzione di semirimorchi e cisterne, era stata acquistata con il marchio solo 3 anni fa dal gruppo toscano: l’attuale proprietà ha confermato la volontà di interrompere la produzione.

Durante l’ultima riunione, il Gruppo Menci aveva chiesto di proseguire l’attività fino al prossimo 28 febbraio per ultimare i veicoli in lavorazione, con una proroga di tre mesi del contratto di affitto al 31 dicembre 2022 e la disponibilità – da parte del proprietario dello stabilimento Claudio Acerbi – di concedere tre mesi in più a condizione che ci sia l’accordo sindacale che, ad oggi, non c’è.

Sia i sindacati sia le rsu stanno cercando di ottenere almeno un anno di cassa integrazione più due di Naspi (l’indennità di disoccupazione) e di trovare un nuovo posto di lavoro nelle aziende della zona per tutti i dipendenti che hanno professionalità molto elevate.

Alessandra Dellacà

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