Benemerenze a chi combatte il Covid

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Assegnate dal Comune di Voghera per il “Summa Viqueria”

VOGHERA – All’unanimità i capigruppo in consiglio comunale hanno stabilito di conferire sei benemerenze che verranno assegnate in occasione del “Summa Viqueria”, il premio istituito nel 2018 destinato ai vogheresi che si sono distinti in modo particolare nel corso dell’anno. Saranno tutti riconoscimenti legati alla pandemia, al Covid-19, che anche nella città di Voghera ha fatto molte vittime e ha visto in campo un grande sforzo da parte di tutti i volontari per cercare di portare aiuto alle persone colpite dal virus, sia nella prima sia nella seconda ondata.

«Quattro delle benemerenze non andranno a singole persone ma a tutti i rappresentanti di quelle categorie che si sono impegnate duramente per il bene dei cittadini durante la pandemia causata dal virus. – dichiara il presidente del consiglio comunale Daniele Salerno – Un riconoscimento sarà dato ai medici e infermieri dell’ospedale di Voghera, medici di base e a tutto il personale impegnato nella sanità; uno alla sezione vogherese della Croce Rossa, il terzo sarà destinato ai volontari della Protezione civile e il quarto alle forze dell’ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale e anche ai Vigili del fuoco». Infine, due benemerenze andranno a due vogheresi che hanno lottato per giorni e giorni contro il Coronavirus ma alla fine il Covi-19 ha prevalso e sono purtroppo deceduti.

Dunque saranno due benemerenze alla memoria: la prima a don Enrico Bernuzzi parroco di San Rocco e del Duomo ucciso a soli 46 anni nei primi giorni di aprile dal virus. Il secondo alla dottoressa Patrizia Longo che stava curando i suoi pazienti affetti dal Covid e alla fine è stata contagiata e ha perso la vita a 62 anni a metà aprile. «Le benemerenze non saranno consegnate a Natale ma in primavera, a ridosso della Fiera dell’Ascensione. – conclude Salerno – Il premio alle forze dell’ordine sarà ritirato dal luogotenente Giovanni Galletta ammalatosi per l’espletamento del servizio e guarito dopo una lunga battaglia».

Mattia Tanzi

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